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17 ottobre, 2025Frequentava la quarta elementare, è stato colpito a Hebron da un proiettile mentre era con i suoi compagni nel cortile della scuola. Le forze armate israeliane hanno ammesso di aver aperto il fuoco durante "un'attività operativa" in cui "si sono verificati disordini e lanci di pietre"
Mohammad Bahjat Al-Hallaq era un bambino palestinese di 11 anni, ed è stato ucciso dalle forze israeliane dell’Idf nel villaggio di Al-Rihiya, a sud di Hebron, in Cisgiordania.
L’agenzia di stampa palestinese Wafa riporta che il bambino, studente di quarta elementare, è stato ucciso dopo che soldati israeliani hanno sparato dei proiettili veri contro un gruppo di bambini che giocavano a calcio nel cortile della scuola secondaria femminile Al-Rihiya. Al-Hallaq è stato colpito da un proiettile che gli ha trapassato il bacino ed è stato trasferito in condizioni critiche in un ospedale vicino, per poi essere dichiarato morto.
È l’ennesimo caso di violenza israeliana nei territori palestinesi occupati. Questa volta la vittima è un bambino, colpito nell’atto più innocuo che possa esserci: giocare.
Nella giornata di venerdì, l’Idf ha ammesso di aver effettivamente aperto il fuoco su "sospetti" nella zona di Hebron il giorno precedente. "Ieri, durante un'attività operativa nella zona di al-Rihiya, (dove opera la Brigata Giudea, ndr), si sono verificati disordini e lanci di pietre contro le forze dell'Idf", ha dichiarato l'esercito. "Le forze hanno risposto sparando contro i sospettati che avevano lanciato pietre e sono stati identificati dei colpi". “L’incidente è sotto inchiesta”, ha aggiunto l’esercito.
L’episodio, anche per la sua portata simbolica, si inserisce in un clima di tensione già altissima in Cisgiordania, dove sono sempre più frequenti gli attacchi e atti di violenza contro la popolazione civile palestinese da parte dei coloni israeliani, che continuano ad occupare illegalmente i territori palestinesi, malgrado le ripetute condanne di violazione del diritto internazionale.
Mentre il piano di pace per Gaza di Donald Trump prosegue, gli atti di forza di Israele in Cisgiordania non si fermano. La West Bank non è stata inclusa nel progetto di pace. Se Israele fermerà il suo assedio alla Striscia di Gaza, che continua ad avvenire anche attraverso la chiusura dei valichi di confine che impediscono il passaggio di aiuti umanitari, è improbabile che mollerà la presa anche con la Cisgiordania. E stando alle dichiarazioni dei ministri di estrema destra Bezelel Smotrich e Itamar Ben Gvir, è probabile che i coloni israeliani, e lo stesso esercito, avranno ancora per molto ampia libertà nel continuare a commettere violenze contro i palestinesi.
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