Innovazione
5 novembre, 2025L’Europa gioca a carte scoperte: punta all’autonomia spaziale e a un ecosistema industriale nuovo, basato sull’economia dei dati. Il successo della missione Sentinel-1D, il satellite portato in orbita dal lanciatore pesante Ariane 6, è un nuovo tassello di una complessa strategia, e all’Italia spetta un ruolo di primo piano
Nella notte europea è arrivato il successo di Sentinel-1D, nuovo radar orbitale del programma Copernicus. Dallo spazioporto di Kourou, nella Guiana Francese, il vettore Ariane 6 ha acceso i motori e portato in orbita la nuova “sentinella spaziale” per il monitoraggio ambientale, ma non solo.
Il commento
“ESA ha confermato l’acquisizione del segnale da Copernicus Sentinel-1D dalla control room della missione”. Simonetta Cheli, direttore di Esa-Esrin a Frascati, ha commentato il successo della missione con un post su Facebook, che continua: “Sviluppato in collaborazione con la Commissione Europea, Sentinel-1D raggiunge la costellazione dei satelliti Sentinel-1, nell’ambito del programma Copernicus”. Per meglio spiegare il ruolo del nuovo satellite, la Cheli aggiunge: “Fornirà dati radar ad alta risoluzione a supporto delle operazioni di emergenza, del monitoraggio ambientale e della scienza climatica”. Questa missione è particolarmente interessante, se letta anche dal punto di vista della collaborazione fra Esa e Commissione Europea, anche per la realizzazione di missioni spaziali e applicazioni al servizio del bene pubblico. Rivolgendosi poi al responsabile di Missione, Ramon Torres, e al team di Esa Esrin, la direttrice aggiunge: “Tutti voi svolgete un ruolo fondamentale nel mantenere l'Europa all'avanguardia nell'osservazione della Terra. Sono momenti come questi, quando un satellite raggiunge con successo l'orbita, che mi ricordano quanto sono orgogliosa di far parte di questo viaggio. Grazie a tutti”.
Strategia spaziale
La strategia spaziale europea si basa su pillars, come Copernicus, che sono gestiti dalla commissione europea e realizzati da Esa. La particolarità dei dati prodotti dal programma Sentinel è anche quella di essere open, disponibili gratuitamente per università e comparto produttivo - imprese e startup - della Space Economy, in particolare per sviluppare nuovi servizi nei settori dell’agritech e smart farming – dettagli su stato delle colture e utilizzo del suolo - climate tech, finalizzato al monitoraggio del global warming e deforestazione - infrastrutture critiche, grazie all’elaborazione di dati utili alla prevenzione e gestione del rischio - urban planning e mobilità sostenibile, per un approccio più green e sostenibile alla programmazione dello sviluppo urbano.
Il ruolo dell'Italia
Il nostro Paese - in questa missione - gioca la carta Leonardo, che ha di fatto realizzato il satellite Sentinel-1D ed i sensori per il controllo di assetto, realizzati a Campi Bisenzio a Firenze, e con le unità di potenza provenienti invece dal sito di Nerviano a Milano, che alimentano il radar, assicurando la disponibilità continua della immagini. I dati del satellite Sentinel-1D saranno raccolti da diversi centri europei, tra cui il Centro Spaziale di Matera gestito da Leonardo, tramite e-Geos.
Ancora sovranità
Sentinel-1D non è solo un satellite ‘in più’: è un pezzo di continuità strategica. L’Europa si dà un ulteriore obiettivo, che è quello della “sovranità informativa”, che grazie ai dati satellitari consente, ad esempio, di monitorare eventuali eventi climatici estremi e intervenire con azioni mirate di Protezione Civile. Questo nuovo satellite in orbita parla di un Continente che, in occasioni come questa, si ricorda che vorrebbe fare le cose insieme, e farle bene.
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