Innovazione
22 dicembre, 2025Nelle scorse ore la metropoli americana ha fatto i conti con un esteso blocco della rete elettrica. Fra le conseguenze anche lo stop dei "robotaxi", le Jaguar I-Pace della flotta Waymo, rimasti fermi in mezzo alla strada per ore
“Il mondo dietro di noi” l’ha raccontato bene, quel terrore vacuo che ti coglie quando va via la corrente, non sai per quanto durerà, e il mondo si ferma, macchine comprese. Nel film del 2023 a bloccarsi erano le Tesla a guida autonoma, tutte attirate verso un unico ingorgo che bloccava l’accesso a New York. Quello che è successo nelle scorse ore a San Francisco è un pelino meno apocalittico, ma molto più reale.
Blackout
San Francisco a luci spente, ha costretto Waymo a sospendere il servizio di robotaxi in città. Di conseguenza si è assistito al blocco di decine di veicoli autonomi, rimasti fermi in mezzo alle strade e agli incroci, come documentato da numerose immagini e video circolati sui social, creando rallentamenti e obbligando gli automobilisti a manovre improvvisate per aggirarli. Il Blackout ha anche interessato i semafori, compromesso il trasporto pubblico, con la conseguenza di un traffico urbano completamente paralizzato. Nel messaggio diramato dal sindaco di San Francisco, Daniel Lurie, si invitavano i cittadini ad evitare gli spostamenti non necessari, mentre le autorità cittadine dispiegavano polizia, vigili del fuoco e personale di supporto nei quartieri più colpiti.
Le cause
La società elettrica Pacific Gas & Electric ha riferito che il blackout sarebbe stato causato da un incendio che ha provocato danni “significativi ed estesi”. Il picco dell’emergenza ha interessato fino a 130 mila utenti della rete elettrica: decine di migliaia di abitazioni e attività commerciali private dell’energia elettrica fino al mattino successivo, in molte zone centrali di San Francisco.
Guida autonoma e segnali certi
Waymo ha spiegato che i suoi sistemi di guida autonoma sono progettati per trattare i semafori spenti come incroci a quattro stop, ma l’estensione del blackout ha, di fatto, generato una situazione inedita: molti veicoli sono rimasti immobili più a lungo del previsto, impegnati a valutare incroci diventati improvvisamente caotici. L’azienda ha comunque precisato che la maggior parte delle corse attive è stata completata con successo.
No service
Il servizio è stato sospeso per ragioni di sicurezza fino al tardo pomeriggio di domenica. Una nota ufficiale di Waymo ha attribuito la responsabilità dell’accaduto alla chiara vulnerabilità delle infrastrutture urbane. L’obiettivo, sottolinea la nota, resta quello di adattare la tecnologia a scenari complessi e mantenere la fiducia delle comunità servite.
Numeri in crescita
Chissà se l’accaduto avrà ripercussioni sulla fiducia degli utenti: l’azienda ha dichiarato circa 450 mila corse robotaxi a settimana, il doppio rispetto alla scorsa primavera, e questo ne fa uno degli attori più avanzati nel settore delle corse a guida autonoma negli Stati Uniti occidentali, in aperta competizione con realtà internazionali come Apollo Go di Baidu.
Dissing di Tesla
Non potevano mancare le polemiche: pronta la condanna di Elon Musk che su X ha dichiarato che il blackout non avrebbe impattato sui “robotaxi Tesla”, anche se la società non gestisce alcun servizio di taxi autonomi a San Francisco: le sue auto utilizzano il sistema “FSD (Supervised)”, che richiede sempre la presenza di un conducente umano.
Mercato maturo?
L’American Automobile Association rivela che due terzi degli automobilisti statunitensi nutrono ancora timori nei confronti delle auto senza conducente. Eventi come le interruzioni di corrente sono prevedibili e dovrebbero essere considerati fin dalla progettazione. Sarà sempre necessario combinare intelligenza artificiale e supervisione umana, prevedendo sistemi di backup e una regolamentazione chiara sul numero di veicoli altamente automatizzati ammessi sulle strade. Tra ambizioni tecnologiche, crescita rapida e imprevisti infrastrutturali, l’episodio del blackout mostra come il futuro dei robotaxi non dipenda solo dagli algoritmi, ma anche dalla resilienza delle città e dalla capacità di integrare in modo equilibrato automazione e intervento umano.
LEGGI ANCHE
L'E COMMUNITY
Entra nella nostra community Whatsapp
L'edicola
Cartoline per il Palazzo - Cosa c'è nel nuovo numero de L'Espresso
Il settimanale, da venerdì 19 dicembre, è disponibile in edicola e in app



