Innovazione
25 luglio, 2025Ecco un glossario minimo dei nuovi termini che bisogna conoscere
Criptovaluta (o criptomoneta)
Moneta digitale che utilizza tecnologie crittografiche (sistemi di codifica avanzata con complicati calcoli matematici) per funzionare in modo sicuro senza banche o autorità centrali. Le criptovalute possono essere usate per pagamenti, investimenti o trasferimenti di denaro digitali. Ci sono decine di migliaia di criptovalute. Le prime 10 (come Bitcoin, Ethereum, Tether, Bnb, Solana) coprono oltre l’80% del mercato.
Bitcoin (Btc)
È la prima criptovaluta mai creata (2009), nata da un’idea di un singolo o un gruppo sotto lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto. Funziona su una rete informatica distribuita e può essere usato per trasferire valore, anche grosse somme, in pochi minuti ovunque. Paragonato all’“oro digitale” perché è raro (ci saranno sempre, per regola interna al sistema, al massimo 21 milioni di bitcoin in circolazione) è usato anche come investimento.
Wallet (Portafoglio digitale)
Il luogo dove si “conservano” le criptovalute. Contiene le chiavi digitali che permettono di accedere ai propri fondi sulla blockchain. Può essere un’app, un programma per computer, anche un dispositivo fisico simile a una chiavetta usb o un account internet su una piattaforma internazionale specializzata (detta “exchange”).
Blockchain
Il “libro contabile” digitale dove vengono registrate tutte le transazioni in criptovalute. A differenza di un database tradizionale, la blockchain è distribuita (cioè presente su migliaia di computer in tutto il mondo), pubblica (chiunque può consultarla) e immutabile (una volta scritta una transazione, non può essere cancellata né modificata). È la base tecnologica che rende possibile l’esistenza delle criptovalute.
Exchange (piattaforma di scambio)
Siti o app dove si possono comprare, vendere o convertire criptovalute. Funzionano come una sorta di Borsa. Famosi sono Binance, Coinbase, Kraken. Alcuni sono gestiti da aziende (centralizzati), altri funzionano in modo automatico e decentralizzato (come Uniswap).
Stablecoin
Criptovalute progettate per avere un valore stabile, solitamente agganciato a una valuta tradizionale come il dollaro Usa. Esempi noti sono Usdt (Tether) o Usdc. A differenza di Bitcoin, che può oscillare molto, le stablecoin restano sempre vicine a 1 dollaro e per questo vengono usate spesso per fare pagamenti o per parcheggiare fondi in modo più sicuro. Ci sono stati però casi di stablecoin fallite perché non avevano le riserve di valore necessarie a mantenersi ancorate al dollaro.
Ethereum (Eth)
Seconda criptovaluta dopo Bitcoin, ma ha una funzione più ampia: permette di costruire programmi e servizi che funzionano su blockchain. Ethereum è un po’ come un computer globale decentralizzato, dove si possono creare contratti automatici, giochi, app finanziarie e molto altro. La moneta usata su Ethereum si chiama Ether.
Smart Contract (contratto intelligente)
È un programma che si esegue automaticamente su una blockchain quando certe condizioni sono rispettate. Ad esempio: “se Mario invia 1 Ether, allora il sistema invia un biglietto digitale in cambio”. Elimina gli intermediari e può essere usato per vendere case, biglietti, opere d’arte digitali e molto altro.
Token e NFT (Non-Fungible Token)
Il token è un bene digitale creato su una blockchain come Ethereum. Può rappresentare valori digitali, diritti di voto, arte digitale. L’Nft è un tipo di token che rappresenta qualcosa di unico, come un’opera d’arte digitale, una foto, un video o una canzone. Ogni Nft è diverso dagli altri, come un quadro firmato.
DeFi (finanza decentralizzata)
Indica tutti quei servizi finanziari (prestiti, assicurazioni, conti di risparmio, investimenti) creati su blockchain. Rischioso per chi non è esperto.
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