Innovazione
5 settembre, 2025Photoshop è morto? A darne il triste annuncio è bastato un post pubblicato su X, con le emoj di tre banane. È così che l'ad Google Pichai ha annunciato il rilascio di Gemini 2.5 Flash Image, aka “Nano Banana”, l’Ia destinata a rivoluzionare il settore del photo editing
È stato rilasciato da Google l’ultimo modello di intelligenza artificiale progettato per la trasformazione delle immagini. Dietro un simpatico nikname, "Nano banana", si cela un vero “game changer”: un sistema capace di modificare fotografie, illustrazioni e ritratti senza snaturare i volti o le caratteristiche distintive del soggetto in foto. “It’s banana” dicono gli americani quando vogliono indicare qualcosa di folle, incredibile. Banana non indica solo un frutto, in americano è anche un aggettivo che significa, appunto, “agire in modo poco ortodosso”. Ad esempio è anche il refrain dei Minions. Banana! Google non ha chiarito le scelte dietro al nic name di Gemini 2.5 Flash Image, lasciando aperta la strada alle varie interpretazioni degli utenti.
Multi-turn editing
Sundar Pichai per primo aveva pubblicato quattro immagini generate partendo dalla foto del suo cane, che Nano Banana aveva trasformato in chef, aviatore, surfista. In tipo 6 secondi netti. La caratteristica distintiva di Gemini 2.5 Flash Image è la fedeltà identitaria. L’algoritmo “aggancia” lineamenti, proporzioni e dettagli dei volti e li ripropone anche quando cambia il contesto o l’ambientazione. Altra caratteristica di Nano Banana è il multi-turn editing: la possibilità di realizzare modifiche progressive che preservano i risultati già ottenuti, e si può partire da un semplice ritocco per arrivare a scenari complessi senza perdere riconoscibilità.
Un'estate al mare
In alcuni gruppi social di esperti di photoshop spopolano richieste del tipo: potreste togliere lo sfondo – di solito triste e anonimo – e mettere uno scenario esotico? Ora non ci sarà più bisogno di “essere bravi”, ci penserà Nano Banana a fare gli editing delle foto, anche quelli più complessi. Il modello è in grado di fondere più scatti in una scena unica e realistica, di trasferire stili o texture da una foto all’altra e di rendere leggibili testi integrati nelle immagini. La differenza con gli editor del passato è la coerenza narrativa delle immagini, che fa di Nano Banana un tool professionale e non un gadget tech come molti avevano immaginavato, prima di provarlo.
Tutti pro
Nano Banana è gratuito e si contraddistingue per essere responsive ai prompt – le stringhe di testo con cui diamo i comandi all’AI - ma anche agli input vocali. Caricando un’immagine su Gemini, basta inserire il prompt e il gioco è fatto. Oltre alla versione free ci sono i piani AI Procon 2 TB di spazio e AI Ultra, con modelli più potenti e 30 TB di archiviazione, pensato per i progetti su larga scala.
Filtro di sicurezza
Google ha introdotto un doppio sistema di riconoscimento, un watermark visibile e SynthID, una filigrana digitale invisibile che resiste anche a ritagli e correzioni minori. È un segnale di trasparenza che consente di dichiarare l’origine AI delle immagini, importante contro la proliferazione di contenuti ingannevoli e deepfake.
Occhio ai fake
Sì, anche Nano Banana porta con sé dei rischi. La possibilità di produrre immagini realistiche potrebbe diventare un’arma nelle mani dei truffatori: file apparentemente innocui possono nascondere istruzioni capaci di indurre i modelli a rivelare dati sensibili, mentre i deepfake fotorealistici potrebbero alimentare campagne di disinformazione o raggiri online.
Stop al progresso?
La vera sfida non è fermare la tecnologia, ma imparare a gestirla, verificando ad esempio la provenienza dei file e imparando a riconoscere i segnali di possibili manipolazioni. Nano Banana mette il fotoritocco alla portata di tutti: starà agli utenti decidere se usarlo come strumento di creatività o lasciarlo diventare un nuovo terreno di caccia per gli inganni digitali. Noi non dobbiamo farci trovare impreparati, e sarà buona regola cominciare a diffidare di tutto quello che sembra vero, ma non lo è.
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