Mobilità
3 ottobre, 2025Il mercato delle automobili in Italia a settembre è cresciuto del 4,1% (circa 5 mila unità in più rispetto allo stesso mese del 2024). Con il risultato che alcuni marchi sono balzati in avanti anche del 30/35% con un’aria di festa e di vittoria che ha convolto la maggior parte dei costruttori. Ma è davvero così?
Il mercato delle automobili in Italia a settembre è cresciuto del 4,1 per cento (circa 5 mila unità in più rispetto allo stesso mese del 2024). Con il risultato che alcuni marchi sono balzati in avanti anche del 30/35 per cento con un’aria di festa e di vittoria che ha convolto la maggior parte dei costruttori. Ma è davvero così?
Non proprio. La Federauto, l’associazione che rappresenta i concessionari, tramite il suo presidente, Massimo Artusi, ha immediatamente messo le mani avanti dicendo che “leggere in modo ottimistico la chiusura in territorio positivo a settembre sarebbe un atto di superficialità rispetto al reale stato delle cose”. Già e quale sarebbe il reale stato delle cose?
Negli ultimi 3 giorni immatricolate il 42,2% delle auto
Partiamo subito da un dato: negli ultimi tre giorni di settembre è stato immatricolato il 42,2% del totale mercato. Ovvero qualcosa come 52 mila vetture. Dato poco credibile. Ecco come lo spiega sempre Artusi: “A settembre il contributo delle reti concessionarie in termini di auto immatricolazioni (i cosiddetti km 0, ndr) è stato oltre misura, rappresentando da sole il 13% del totale. Questo spiega il risultato positivo del mese che, oltretutto, ha beneficiato di una performance numerica importante del noleggio, e di un giorno lavorativo in più”. E, infatti, guardando bene i numeri si scopre che continua la serie negativa delle vendite a privati che segnano -9%, perdendo oltre 7.000 vetture rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. Gli altri canali segnano delle importanti variazioni positive, tanto da trascinare in territorio positivo l’intero mercato auto: primo fra tutti il noleggio +35,4% (grazie soprattutto al lungo termine).
Le elettriche salgono al 5,6% ma ancora indietro rispetto all’Europa
Per il resto, la quota di vetture elettriche è arrivata al 5,6 per cento rispetto al 4,9% di agosto e al 5,2% di settembre 2024. Le ibride hanno raggiunto il 45,2% (+1,3 p.p.) e il 44,6% (+5,0 p.p.) nei 9 mesi, con un 12,7% per le “full” hybrid e 32,5% per le “mild” hybrid. È salita anche la quota delle ibride plug-che arrivata all’8,7%, in crescita rispetto al 7,1% di agosto e al 3,4% di settembre 2024 grazie ai vantaggi della nuova normativa sui fringe benefits.
Tra i modelli più venduti in assoluto, la Panda continua a rimanere saldamente in testa, seguita da Jeep Avenger e Dacia Sandero. Tra le elettriche dominano le Tesla con Model Y e £ rispettivamente al primo e secondo posto con la la Byd Dolphin Surf che completa il podio.
Nel frattempo, aspettando gli incentivi più complicati di sempre destinati all’acquisto delle auto elettriche, i costruttori hanno approntato i propri, anche con discreto successo, visto che riguardano tutte le motorizzazioni. Proseguiranno anche a ottobre, poi si vedrà. La fine dell’anno si avvicina e i bilanci veri si faranno allora…
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