Mobilità
30 ottobre, 2025Alla Compass è stata data la missione – possibile o impossibile lo dirà il tempo – di far rinascere Melfi e provare a ridurre, se non finalmente un giorno cancellare, la cassa integrazione
C’è uno strano silenzio – o troppo poco rumore - nella fabbrica Stellantis di Melfi, dove pure si lavora su una linea per assemblare la nuova Jeep Compass, terza generazione del Suv di segmento C che rappresenta il cuore delle vendite in Europa. L’americana, sviluppata e disegnata a Torino, è costruita sulla piattaforma multi-energia Stla Medium del gruppo, che significa motorizzazioni benzina con sistemi ibridi mild e plug-in, nonché elettrici puri di diverse potenze e batterie.
La Jeep Compass affianca la produzione dell’ammiraglia elettrica del marchio DS, la N.8, cui seguiranno da giugno prossimo la pre-produzione di un altro Suv francese, la DS N.7, e da settembre la Lancia Gamma, nome di un antico modello che ritorna vestito da Suv. Il problema è che DS e Lancia hanno una quota nei primi nove mesi dell’anno sui mercati dell’Ue, Regno Unito e Paesi Efta rispettivamente dello 0,2 e 0,1%. Per cui alla Compass è stata data la missione – possibile o impossibile lo dirà il tempo – di far rinascere Melfi e provare a ridurre, se non finalmente un giorno cancellare, la cassa integrazione. Che, dal 27 giugno 2025 e per un anno, colpisce l’80% dei quasi 5mila dipendenti dello stabilimento lucano, con effetti a cascata sull’indotto.
“Oggi la capacità produttiva annua può arrivare a 160 mila unità”, ci dice Luigi Barbieri, neodirettore della fabbrica, con precedenti esperienze a Cassino, Pomigliano e Mirafiori. Sono tante rispetto alla minima produzione attuale che spiega quella sensazione iniziale di strano silenzio, come non ci era capitato in altre fabbriche visitate in giro per il mondo. Ma sono poche, pensando alle 550 mila Fiat Punto e Lancia Y10 prodotte nel 1996 qui alla Sata, acronimo di Società automobilistica tecnologie avanzate. La prima “fabbrica integrata” alla giapponese del gruppo Fiat, nata nel 1993 con il contributo di circa 1,3 miliardi di lire dello stato italiano, simbolo di riscossa per la Basilicata e per l’intero meridione, dove il lavoro mancava (e manca) più che altrove. E dove le assunzioni finalmente riguardavano tutti: a Melfi il 18% erano donne, il tasso più alto della galassia produttiva Fiat.
Dopo la fine della Punto, rimpianto fenomeno di mercato, le cose non sono più tornate come prima, anche se nel 2014 con Sergio Marchionne c’è stato un altro scatto d’orgoglio: a Melfi viene prodotta la Jeep Renegade. È la prima volta che un modello del marchio più yankee che ci sia viene costruito fuori dagli Stati Uniti. E inizialmente pure esportato lì dall’Italia, in attesa di avviare la produzione a Toluca in Messico.
La nuova Jeep Compass verrà venduta da Melfi in 60 Paesi del mondo, ci dice Fabio Catone, numero uno di Jeep in Europa, nominato nel febbraio scorso con il compito di ripetere – seppur con altri numeri - il successo della più piccola Avenger (“oggi il 75% delle nostre vendite in Europa”) e di schiodare il marchio dalla quota dell’1% sui mercati UE+UK+Efta (poco più di 100mila Jeep vendute nei primi 9 mesi dell’anno, “in un 2025 complesso manterremo il livello di vendite e abbiamo ambizione di crescere nel 2026”).
La nuova Compass è più grande della precedente con i suoi 4,55 metri di lunghezza, ha più spazio a bordo per persone e bagagli, ha prezzi compresi fra i 39.900 euro (promozioni escluse) della ibrida mild da 145 Cv ai 49.900 euro per l’elettrica a trazione anteriore da 213 Cv. “Entro il primo trimestre 2026”, Catone conta di completare l’offerta: in listino anche una ibrida plug-in da 195 Cv, un’altra elettrica da 230 e la 4e, elettrica a trazione integrale, doppio motore e 375 Cv di potenza con una autonomia dichiarata della batteria fino ai 650 chilometri.
Non si tifa per una novità automobilistica, ma bisogna sperare che Compass abbia successo almeno per il lavoro dei dipendenti Sata. In un incontro con l’azienda il 20 ottobre scorso, i sindacati - che con Stellantis ormai non sono più sicuri di niente - hanno chiesto di avere a Melfi un quinto modello. Di volume, come questa Jeep da cuore di mercato.
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