Mobilità
17 novembre, 2025Il dato emerge da un’analisi di Facile.it su un campione di oltre 5 milioni di preventivi RC auto: il 3% risulta intestato a persone nate prima del 1945 che pagano l’assicurazione fino al 15 per cento in più
In Italia circolano ancora quasi un milione di automobilisti con 80 anni o più. Il dato emerge da un’analisi di Facile.it su un campione di oltre 5 milioni di preventivi RC auto: il 3% risulta intestato a persone nate prima del 1945 che pagano l’assicurazione fino al 15 per cento in più.
Il portale Facile.it ha confrontato preventivi omogenei del 2025: stessa classe di merito (prima), stessa regione (Lombardia), stessa cilindrata (1.200-1.400 cc) e formula “guida esperta”. Risultato? Fra 80-89 anni il premio medio è di 356 euro, fra 50-59 anni cala del 10% e fra 60-69 anni del 15%. Il motivo? Semplice: riflessi più lenti e capacità di fronteggiare le emergenze pesano su tutto. “L’esperienza conta – spiegano gli esperti - specie tra i giovani, ma oltre una certa soglia prevale il calo di vista, udito e riflessi la possibilità di causare un sinistro è uno degli elementi principali che le compagnie tengono in considerazione per calibrare le loro tariffe assicurative”.
Per quanto riguarda il codice della strada, non esiste un limite massimo oltre il quale non è più possibile rinnovare la patente. Basta, infatti, superare la visita medica, sempre la stessa per tutti (vista, udito, riflessi, motricità). Soltanto in presenza di diabete, problemi cardiaci o neurologici possono scattare esami aggiuntivi o limitazioni (come, ad esempio, l’autorizzazione alla guida solo diurna).
Esistono, però, dei controlli più stringenti, proprio in base all’età. In pratica, si tratta del rinnovo della patente che fino a 50 anni avviene ogni dieci anni; dai 51 ai 70 ogni cinque; dai 71 agli 80 ogni tre e quindi ogni due.
Normative a parte, a far discutere è proprio il tema della sicurezza. Secondo le statistiche di Istat e Aci, nella fascia di età 70-79 anni, nel 2023, ci sono stati 2.312 feriti gravi, 2.190 tra gli ultra ottantenni. Una situazione drammatica fotografata anche dai dati sulla mortalità stradale: il tasso più elevato si riscontra nella classe 85-89 anni (103,8 vittime ogni milione di abitanti), superiore a quello dell’altra categoria italiana ad alto rischio, i 20-24enni (84,7 vittime ogni milione di abitanti).
A proposito, infine, di scontri gravi provocati da guida contromano, l’Asaps (Associazione amici della polizia stradale) denuncia che il 14% si verifica per responsabilità degli anziani. "Ma se si considerano i frontali con esito mortale si sale al 32% - sottolinea il presidente Giordano Biserni -. E negli ultimi giorni dell’estate scorsa si è balzati addirittura al 60%: non so se è un caso ma è sicuramente un allarme".
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