La saga degli autovelox continua. Dopo il ritiro da parte del ministero dei Trasporti dello schema di decreto sui requisiti di omologazione dei dispositivi presentato appena qualche giorno prima, ecco l’annuncio del primo censimento nazionale. Seguito immediatamente dalla dichiarazione del ministro Matteo Salvini: “Non si sa quanti e quali autovelox ci siano sulle strade italiane. Con la collaborazione del Ministero dell'Interno e dell'Anci, intendo eseguire un'operazione trasparenza, una ricognizione di tutti i dispositivi di controllo della velocità attualmente in uso”. Proprio così. Visto che è difficile stabilire i criteri della regolarità meglio portarsi avanti sul numero di quelli disponibili sul territorio. O meglio, colmare una lacuna, visto che l’invito è rivolto a tutte le forze di Polizia municipale, locale e provinciale esclusi i corpi statali, ossia Polizia Stradale e Carabinieri, i cui dati dovrebbero essere perfettamente noti al ministero dell’Interno.
Ma quanti sono omologati e quanti solo approvati?
Dunque, entro il 31 maggio, ogni comando dovrà comunicare alla prefettura di riferimento quanti apparecchi sono di proprietà e quanti, invece, in locazione, e specificare quanti di questi sono omologati e quanti, invece, sono approvati. Tutto chiaro? Non proprio, perché non esistendo norme e procedure tecniche di omologazione, nessuno degli apparecchi attualmente in uso alle forze di polizia è omologato pur essendo stati tutti approvati dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Quindi, il rischio è sempre il solito: altra confusione e un nuovo elenco utilizzabile a metà.
Il caso Milano
L’unica certezza è che, almeno per il momento nuovi autovelox non verranno installati. E se ne dovrà fare una ragione anche il sindaco di Milano, Beppe Sala, che vorrebbe installare Autovelox nelle strade in punti particolarmente delicati limitando la velocità a 30 chilometri orari, come davanti alle scuole o in zone pericolose per i pedoni. La riforma di Salvini, infatti, dice che “sotto i 50 all'ora non si possono mettere autovelox. Quindi stiamo combattendo”, ha detto Sala. La saga continua.