Alla fine, Stellantis ha scelto proprio lui, Antonio Filosa, 52 anni, il manager italiano nato a Castellamare di Stabia (Napoli), che da tempo era in pole position per la successione a Carlos Tavares che a dicembre dello scorso anno si era dimesso. Una scelta che arriva al termine di una lunga selezione condotta da un apposito comitato creato dal presidente del gruppo, John Elkann. Tra i nomi esaminati c’erano sia candidati interni che esterni, fra cui il capo degli acquisti di Stellantis, Maxime Picat, l’ex ceo Mike Manley e il numero uno di Hyundai, Jose Munoz. Fino a manager provenienti da settori fuori dall’automotive.
“Il Consiglio di amministrazione ha scelto Antonio Filosa come ceo sulla base della sua comprovata esperienza maturata in oltre 25 anni di attività nel settore automobilistico – si legge in una nota ufficiale – della sua vasta esperienza in tutto il mondo, della sua ineguagliabile conoscenza dell’azienda e delle sue riconosciute qualità di leadership”.
Filosa ha una lunga “militanza” in Fiat prima e in Stellantis poi. Attualmente è a capo delle attività del gruppo negli Stati Uniti, zona strategica per Stellantis, ma in precedenza ha lavorato in Sud America ed è stato anche capo di Jeep (uno dei 14 marchi di proprietà del gruppo automobilistico nato nel 2021 dalla fusione tra Fca e Psa). Filosa non entrerà subito in carica ma dovrà attendere il 23 giugno quando Stellantis convocherà un’assemblea straordinaria.
“Durante il suo mandato come chief operating officer per il Sud America, ha portato il marchio Fiat – si legge in una nota del gruppo Stellantis - alla leadership di mercato e ha poi sviluppato significativamente i marchi Peugeot, Citroën, Ram e Jeep. Grazie al suo lavoro nella creazione dello stabilimento di Pernambuco, uno dei più grandi poli automobilistici del Sud America, il Brasile è rapidamente diventato il principale mercato di Jeep al di fuori degli Stati Uniti. In qualità di ceo di Jeep, Antonio Filosa ha ampliato la presenza globale del brand anche in Europa, dove i suoi modelli continuano a essere i più venduti grazie a prodotti di enorme successo come la Jeep Avenger”.
Tra i suoi maggiori successi negli Stati Uniti c’è indubbiamente quello di aver ridotto significativamente le scorte dei concessionari, riorganizzando il team dirigenziale, guidando il processo di introduzione di nuovi prodotti e propulsori e intensificando il dialogo con i concessionari, i sindacati e i fornitori. Un obiettivo che sicuramente si porrà per la riorganizzazione futura del gruppo, dove dovrà mettere mano al riassetto dei marchi e all’ottimizzazione di risorse e modelli. Presto, vedremo le sue prossime mosse.
