Mobilità
24 luglio, 2025Il settore europeo risente delle tensioni globali. Le nuove preferenze dei consumatori spingono la crescita delle tecnologie miste. Stellantis è scesa del 12,3%
I dazi di Trump, l’incertezza sul green deal e la crisi economica fanno tornare di nuovo in negativo il mercato dell’auto in Europa. A giugno, secondo i dati diffusi dall'Acea, l’associazione dei costruttori, le immatricolazioni sono scese del 7,3 per cento rispetto allo stesso mese dell'anno scorso. Un dato che spinge verso il segno negativo anche il consuntivo dei primi sei mesi dell’anno (-1,9%). Includendo anche l'EFTA (Associazione di libero scambio che comprende Svizzera, Islanda e Norvegia) ed il Regno Unito, le vendite registrano un decremento del 5,1% a giugno e dello 0,9% nell'arco dei primi sei mesi dell'anno.
Tra i singoli mercati di maggior dimensione, è sempre la Spagna a registrare le migliori performance di giugno, con un +15,2% (+13,9% nei sei mesi), mentre la Germania flette del 13,8% (-4,7%), la Francia del 6,7% (-7,9%) e l'Italia del 17,4% (-3,6%).
Elettriche ancora lontane dagli obiettivi
A giugno prosegue il rimbalzo delle elettriche, con un aumento nell'intera Europa (Ue+Efta+Uk) del 14,5%, legata ai risultati positivi di Spagna (+103,2%), Germania (+8,6%) e Regno Unito (+39,%). In calo del 3,3% la Francia e del 40,4% l'Italia. Tuttavia, la crescita è in deciso rallentamento: il primo semestre si è chiuso con un +24,9%. Male soprattutto la Ue, che ha registrato un +22% per effetto di una crescita di appena il 7,8% a giugno. Inoltre, la quota delle Bev sulle immatricolazioni di auto nuove è salita dal 12,5% di un anno fa al 15,6%, un livello che, per l'Acea, è "ancora lontano" dall'adozione di massa delle auto elettriche.
Inarrestabile la crescita dei modelli ibridi
Continua invece il boom delle ibride che nel primo semestre sono salite a 1.942.762 unità (quota del 34,8 per cento), trainate dalla crescita nei quattro maggiori mercati: Francia (+34,1%), Spagna (+32,8%), Italia (+10%) e Germania (+9,9%). Le immatricolazioni di ibride plug-in (auto ricaricabili anche con la spina) sempre nella prima parte del 2025 hanno raggiunto le 469.410 unità grazie alla forte crescita in mercati forti come la Germania (+55,1%), la Spagna (+82,5%) e l'Italia (+56,3%). Una crescita che ha portato gli ibridi plug in a raggiungere l'8,4% del totale delle immatricolazioni, rispetto al 6,9% al 2024. Inoltre, la variazione su base annua a giugno 2025 ha mostrato un aumento di solo il 7,8% per le auto elettriche a batteria e del 6,1% per le auto ibride-elettriche, mentre le ibride plug-in elettriche hanno registrato per il quarto mese consecutivo una forte crescita con un aumento del 41,6%.
Le alimentazioni e le quote nei Paesi Ue
A giugno, le immatricolazioni di auto a benzina sono diminuite del 21,2%, con un calo in tutti i principali mercati: in Francia sono crollate addirittura del 33,7%, seguita da Germania (-27,8%), Italia (-17,2%) e Spagna (-13,4%). Risultati che hanno fatto scendere la quota di mercato al 28,4%, in calo dal 35,4%. Allo stesso modo, il mercato delle diesel è diminuito del 28,1%, con una quota del 9,4% a giugno.
Infine, per quanto riguarda gruppi e marchi automobilistici, a giugno Stellantis è scesa del 12,3% e al primo posto si conferma il gruppo Volkswagen con un calo del 6,1%. Limita le perdite il gruppo Renault (-0,6%) un po’ meno Hyundai-Kia (-8,7%) e il gruppo Toyota (-12,9%). In crescita, invece, Bmw Group (+8,2%), Mercedes-Benz (+0,7%) e Ford (+2%).
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