Mobilità
11 agosto, 2025Il van a zero emissioni ha pagato anche la frenata del mercato elettrico Usa, soprattutto a causa della prossima fine dei crediti fiscali all’acquisto per i consumatori fino a 7.500 dollari cancellati dell’amministrazione Trump
Ci voleva l’estate per distrarre un po’ il Wall Street Journal di Rupert Murdoch dallo scontro frontale con Donald Trump. Occupandosi anche di auto, il Wsj ha trovato il tempo di strapazzare la Volkswagen ID. Buzz, il van elettrico a cinque o a sette posti del costruttore tedesco, ai più noto come l’erede del celebre Bulli. Una storia novecentesca in Europa diventata un’icona americana a quattro ruote fra i ’60 e ‘ 70, quando il pulmino fu adottato dal movimento hippy per viverci dentro, fra sesso droga e rock ‘roll.
“Come il van elettrico Volkswagen è passato da bandiera americana a flop”, ha titolato il Wsj, indicando nel sottotitolo le cause: “Il rilancio molto pubblicizzato del leggendario van vintage da parte della casa tedesca è stato frenato da un prezzo di lusso, dalla guerra commerciale di Trump e da un richiamo imbarazzante”. L’alone di leggenda non è infatti bastato al più famoso pulmino del mondo nemmeno per avvicinarsi agli obiettivi di vendita, annunciati da Volkswagen in modo più che ottimistico fra i 40 e i 100 mila veicoli all’anno nei soli Stati Uniti.
I numeri dell'anno e la frenata del mercato Usa
Nei dealer dall’ultimo trimestre del 2024, di ID. Buzz ne sono stati venduti 1.162, altri 1.901 nel primo trimestre del 2025 e soli 564 nel da aprile a giugno, travolto dagli insoliti dazi di Trump fino al 27,5%, con blocco dell’import dall’Europa e un richiamo interno da parte dell’Nhtsa (l’ente federale per la sicurezza Usa) per i sedili posteriori troppo larghi. Più in generale, il van a zero emissioni – che ha avuto una lunga gestazione da parte del costruttore tedesco - ha pagato anche la frenata del mercato elettrico Usa, che avrà il suo sigillo in settembre con la fine dei crediti fiscali all’acquisto per i consumatori fino a 7.500 dollari, cancellati nella finanziaria dell’amministrazione Trump.
I tempi dell’amore Tesla-Volkswagen
E pensare che, nel 2019, a dare spolvero alle prime foto dell’erede del Bulli presso i suoi quasi 40 milioni di follower di allora, c’era stato un cuoricino di Elon Musk, messo su un tweet dell’amministratore delegato del gruppo Volkswagen, Herbert Diess. Oggi anche la Tesla di Musk se la passa male, ma non come l’ID. Buzz. Sul mercato Usa, il van a batteria è disponibile in cinque versioni, anche a passo lungo, con prezzi che vanno dai 60 agli 80 mila dollari. Non pochi per una elettrica di questa fascia alta di mercato nemmeno per noi europei, pure abituati a listini più cari, troppi per quegli americani che avevano nel cuore (e nel portafoglio) il vecchio Bulli. Decisamente meno raffinato, più economico e con un quattro cilindri a benzina circa sei volte meno potente degli oltre 280 cavalli dell’I.D. Buzz. In comune tra i due, c’è solo la trazione posteriore. Troppo poco anche per un amarcord.
LEGGI ANCHE
L'E COMMUNITY
Entra nella nostra community Whatsapp
L'edicola
Il diritto alle vacanze - Cosa c'è nel nuovo numero de L'Espresso
Il settimanale, da venerdì 15 agosto, è disponibile in edicola e in app