di Thomas Drake, Daniel Ellsberg, Katharine Gun, Peter Kofod, Ray McGovern, Jesselyn Radack, Coleen Rowley
Dopo l'11 settembre, i governi e le agenzie di intelligence occidentali hanno lavorato sodo per espandere il loro potere, erodendo la privacy, le libertà civili e il controllo dell'opinione pubblica. Quelle che in passato venivano liquidate come fantasie paranoiche, orwelliane e da fissati della teoria della cospirazione, si sono rivelate essere solo una parte della storia.
Ciò che è incredibile è che eravamo stati avvertiti da anni che certe cose avvenivano: la sorveglianza su larga scala di intere popolazioni, la militarizzazione di internet, la fine della privacy.
Tutto è fatto in nome della “Sicurezza Nazionale”, che è più o meno diventata la cantilena per impedire il dibattito ed essere sicuri che i governi non siano chiamati a rispondere, o meglio che non sia neppure possibile chiamarli a rispondere, perché tutte queste attività sono condotte nel segreto: leggi segrete, interpretazioni segrete di leggi segrete da parte di corti segrete, senza alcuna forma di controllo parlamentare.
Siamo vostri amici: il Grande Fratello vi ama!
In generale i media hanno prestato scarsa attenzione a quanto avveniva, anche quando whistleblower sempre più coraggiosi e di principio si sono fatti avanti. La persecuzione senza precedenti di gente che ha rivelato la verità, iniziata sotto l'amministrazione Bush e progredita enormemente sotto Obama, è stata in gran parte ignorata, mentre un numero record di persone dalle nobili intenzioni è finito incriminato per reati molto gravi semplicemente perché ha rivelato ai suoi concittadini cosa sta accadendo.
E' una grande e amara ironia dei nostri giorni che mentre l'ex agente della Cia, John Kiriakou è in prigione per aver denunciato le torture operate dagli Stati Uniti, i torturatori sono liberi.
E così la fonte di WikiLeaks Chelsea Manning (già nota come Bradley) è stata incriminata, tra l'altro, per avere aiutato il nemico (l'opinione pubblica): Manning è stata condannata a 35 anni di prigione, mentre chi ha pianificato l'illegale e disastrosa guerra in Iraq nel 2003 viene omaggiato come un dignitario.
Numerosi ex funzionari della Nsa negli ultimi dieci anni si sono esposti, rivelando gravi frodi, enormi illegalità e abusi di potere nell'Agenzia, gente come Thomas Drake, William Binney e Kirk Wiebe. La risposta sia della Nsa che del governo è sempre stata: 100% persecuzione e 0% controllo da parte dell'opinione pubblica.
Rivelare le illegalità di entità così potenti non è uno scherzo, ma nonostante la poca attenzione dei media occidentali, il whistleblowing rimane l'unica strada per scoprire la verità, innescare un dibattito equilibrato e tutelare la democrazia, quel fragile ordine che Winston Churchill chiamava “la peggior forma di governo, ad eccezione di tutte le altre”
Il vento sta cambiando.
A partire dall'estate di quest'anno, l'opinione pubblica ha assistito a un cambiamento del dibattito su queste faccende. La ragione di questo cambiamento va cercata nel fatto che una persona coraggiosa, Edward Snowden, non solo ha rivelato la litania di abusi del governo, ma ha fatto in modo di fornire ad alcuni giornalisti fidati una valanga di documenti in grado di dimostrare questi abusi.
L'eco delle sue azioni ancora risuona nel mondo e ci sono ancora moltissime rivelazioni da pubblicare.
Ora l'opinione pubblica ha bisogno di te
Per ogni Daniel Ellsberg, Drake, Binney, Katharina Gun, Manning o Snowden, ci sono migliaia di servitori dello Stato che vanno avanti con il loro lavoro quotidiano che consiste nel sorvegliare tutti e nel fornire informazione “precotta” o addirittura inventata all'opinione pubblica e al parlamento, distruggendo qualunque cosa che noi, come società, facciamo finta di proteggere.
Alcuni di loro possono sentirsi a posto con quello che fanno, ma molti di loro sono in grado di sentire la voce del loro Grillo Parlante sopra le voci dei loro leader, dei politici disonesti e delle persone di cui intercettano le comunicazioni più intime
Nascoste nei vari uffici del governo, delle agenzie di intelligence, delle forze di polizia e delle forze armate, ci sono decine e decine di persone che sono profondamente sconvolte dal fatto che le nostre società si stanno trasformando, come minimo, in tirannie pronte all'uso.
Tu sei uno di loro. E rifletti sul fatto che:
? minare la democrazia ed erodere le libertà civili non è espressamente richiesto dal tuo contratto di lavoro.
? sei cresciuto in una democrazia e vuoi che la tua continui a essere una democrazia.
? ti hanno insegnato a rispettare il diritto delle persone comuni di avere una vita protetta dalla privacy.
? tu non vuoi un sistema istituzionalizzato di sorveglianza strategica da far invidia alla Stasi, vero?
Ti chiedi perché darsi pena? In fondo cosa può fare una persona sola?
Beh, Edward Snowden te l'ha fatto vedere cosa può fare una sola persona.
Snowden è un whistleblower sia per la gravità dei crimini e delle illegalità che ha denunciato all'opinione pubblica che per l'enorme quantità di prove che ci ha fornito fino ad oggi, con molte rivelazioni che devono ancora arrivare. Ma Snowden e le sue rivelazioni non dovrebbe essere un caso unico.
Tu puoi essere parte della soluzione: fornisci a giornalisti fidati, che siano dei “vecchi” media (come questo giornale) o dei “nuovi” (come WikiLeaks), i documenti che dimostrano che tipo di attività illegali, immorali e caratterizzate da sprechi vengono portate avanti negli enti in cui lavori.
I numeri fanno la forza: non sarai il primo a farlo, né l'ultimo: segui la tua coscienza e facci sapere quello che viene fatto in nome nostro.
La verità sta arrivando, non c'è modo di fermarla. I politici corrotti saranno chiamati a rispondere. E' in mano a te la possibilità di stare dalla parte giusta della Storia e di accelerare questo processo.
Il coraggio è contagioso.
Peter Kofod, Musicista/Ex scudo umano in Iraq (Danimarca)
Thomas Andrew Drake, Whistleblower, ex senior executive della NSA (Stati Uniti)
Daniel Ellsberg, Whistleblower, ex analista militare (Stati Uniti)
Katharina Gun, Whistleblower, ex agente del GCHQ (Regno Unito)
Jesselyn Raddack, Whistleblower, ex consulente etico del Dipartimento della Giustizia (Stati Uniti)
Ray McGovern, ex senior analista della Cia (Stati Uniti)
Coleen Rowley, Whistleblower, ex agente dell'FBI (Stati Uniti)