L'approvazione della procedura per l'adesione dell'Ucraina all'Ue. L'inferno sempre più tetro di Gaza. La fine dell'autonomia del Kashmir. La visita di Xi Jinping in Vietnam. Lo stop alla legge sull'immigrazione in Francia. Ecco i fatti della settimana

Ue, accordo sui rider e sull'Ucraina
Dopo due anni dalla proposta legislativa, le istituzioni Ue hanno trovato un accordo sulla direttiva per tutelare i diritti di più di 28 milioni di cittadini impiegati nella Gig economy, come rider e driver. Il punto fondamentale è che verranno considerati lavoratori subordinati (e non autonomi) avendo, così, maggiore garanzie sui diritti del lavoro come ferie pagate, disoccupazione, malattia, l'impossibilità di essere licenziati in maniera automatica da una piattaforma digitale. Sono stati formulati dei criteri chiari, risultati di una contrattazione serrata, che definiscono il lavoro subordinato.

Durante la seduta del 14 dicembre, il Consiglio europeo ha anche approvato l’apertura della procedura d’adesione per l’Ucraina e la Moldavia, confermato il passaggio allo status di candidata della Georgia.  E promesso che presto inizierà anche il negoziato con la Bosnia e Erzegovina. «Oggi lanciamo un messaggio potente sull'allargamento: è un giorno storico. E domani continueremo il lavoro sugli altri punti in agenda come il Medio Oriente, la migrazione e la lotta all’antisemitismo», ha detto il presidente del Consiglio europeo Charles Michel. L’approvazione del Consiglio è stata possibile grazie all’astensione di Viktor Orban che durante il voto è uscito dalla stanza. Per dare il via al pacchetto di aiuti per l’Ucraina, però, il  primo ministro ungherese chiede che l’Ue sblocchi i fondi che erano stati destinati al suo Paese, fermi invece a causa delle violazioni dei diritti umani. 

 

Gaza è un inferno
Israele pompa l’acqua del mare all’interno dei tunnel di Hamas, ma i leader dell’organizzazione che governa la Striscia di Gaza dicono che sono stati progettati per resistere agli allagamenti. Nel frattempo in superficie la situazione è sempre più infernale: i morti sono più di 19mila. Gli sfollati non hanno tregua neppure nei rifugi che vengono bombardati. Nell’ultimo attacco a una scuola Unrwa, a Khan Yunis, sono morte 12 persone. Secondo il New York Times gli Usa vorrebbero che Israele terminasse l’offensiva di terra a Gaza per condurre una campagna più mirata. Entro tre settimane o prima.

 

Israele usa il fosforo bianco made in Usa
Secondo quanto svela un'inchiesta esclusiva del Washington Post, Israele avrebbe utilizzato il fosforo bianco fornito dagli Stati Uniti in un attacco nel Sud del Libano lo scorso ottobre. Durante il raid almeno nove civili sono rimasti feriti. Resti di proiettili, da cui si evince la presenza del fosforo bianco e la loro provenienza americana, sono stati trovati nella città di Dheira, vicino al confine con Israele. Secondo alcuni gruppi per i diritti umani, quanto accaduto potrebbe essere definito un crimine di guerra. Le munizioni farebbero parte del pacchetto di armi da miliardi di dollari che gli Usa forniscono ogni anno a Israele.

 

Polonia, Donald Tusk è il primo ministro
Con 248 voti a favore e 201 contrari, il Parlamento polacco ha eletto il nuovo presidente del Consiglio dei ministri, Donald Tusk, dopo che il premier uscente, il sovranista Mateusz Morawiecki, ha mancato il voto di fiducia. «Congratulazioni a Tusk per essere diventato primo ministro. La sua esperienza e il suo forte impegno nei confronti dei valori europei saranno preziosi per forgiare un’Europa più forte, a beneficio del popolo polacco: non vedo l’ora di lavorare con lui, a partire dall’importante Consiglio europeo di questa settimana», ha scritto su X la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen. In Polonia il partito nazionalista Diritto e Giustizia cede il governo dopo otto anni.

 

Kashmir,  è finita l’autonomia
La Corte suprema indiana ha approvato la decisione del governo del primo ministro Narendra Modi di porre fine allo status di semi-autonomia del Kashmir. Abrogando l’articolo 370 della Costituzione che garantiva allo Stato himalayano del Jammu-Kashmir uno speciale statuto autonomo. Dopo tre settimane di udienze, la Corte ha sostenuto che l’articolo 370 era una clausola temporanea e che il governo ha avuto il pieno diritto di cancellarla. La decisione del 2019 che ha permesso a New Delhi di amministrare direttamente lo Stato a maggioranza musulmana ha «favorito l’integrazione del territorio», ha affermato la Corte suprema. Modi ha salutato la decisione come «storica». Il ministro degli Esteri pachistano, Jalil Abbas Jilani, invece, l’ha definita una «parodia della giustizia».

 

Vietnam, la visita di Xi
Il presidente cinese Xi Jinping ha visitato il Vietnam per rafforzare i legami tra i due Paesi. Tre mesi dopo il viaggio del presidente americano Joe Biden a Hanoi e mentre la nazione del Sud-Est asiatico è al centro degli interessi delle maggiori potenze mondiali. Nonostante gli stretti legami sul fronte economico, una lunga storia di conflitti caratterizza il rapporto tra Cina e Vietnam. Eppure, durante l’incontro con il leader del Partito comunista vietnamita, Nguyen Phu Trong, Xi ha espresso l’intenzione di costruire una comunità con un «futuro condiviso».

 

Francia, stop alla legge su l’immigrazione
Il governo francese è in crisi, dopo che i partiti d’opposizione si sono uniti per affossare il disegno di legge sull’immigrazione che da settimane era al centro del dibattito, anche per le tante modifiche apportate che lo hanno distanziato dal progetto iniziale. La sinistra ha sostenuto che le misure della legge sono troppo repressive, la destra che non sono abbastanza dure. Dopo la sconfitta, il ministro dell’Interno Gérald Darmanin si è offerto di dimettersi, ma Emmanuel Macron ha rifiutato.