Accade all'estero
Il Messico sta conducendo una guerra immaginaria contro il Fentanyl. Le notizie dal mondo
In Francia c'è una nuova legge sull'immigrazione che piace tanto alla destra. In Cile rimane in vigore la costituzione di Pinochet, in Serbia vince ancora Vučić, in Sudan si apre un altro fronte nel conflitto. Ecco i fatti della settimana
Messico, guerra immaginaria
Fermare il flusso di fentanyl che dal Messico arriva negli Stati Uniti è diventata una priorità assoluta per l'amministrazione Biden, che ha aumentato la pressione sul governo di Lopez Obrador affinché intensifichi la caccia ai laboratori clandestini in Messico. Ma come svela un’inchiesta esclusiva di Reuters sembra che il Ministero della Difesa messicano (Sedena) gonfi i dati dei sequestri aggiungendo al conteggio incursioni in laboratori che sono inattivi da anni. «Sedena sta distruggendo il suo prestigio alterando le cifre. Chi ci crederà ora?» ha detto a Reuters Guillermo Valdes, capo dello spionaggio civile messicano dal 2007 al 2011, che è critico nei confronti della strategia di sicurezza di Lopez Obrador.
Francia, legge immigrazione
Il parlamento francese ha approvato la legge sull’immigrazione firmata dal ministro dell'Interno di centrodestra Gérald Darmanin, dopo che una precedente versione del testo era stata respinta due settimane fa. Marine Le Pen esulta. La sinistra è furiosa. Il governo si spacca e il ministro della Salute, Aurélien Rousseau si è dimesso. Il principale motivo di contestazione del progetto di legge riguarda le riduzione dell'accesso ai sussidi per i migranti. «Uno scudo che ci mancava» nei confronti dell’immigrazione ha detto il Presidente francese Emmanuel Macron per difendere la legge. «Si tratta né più né meno che del disegno di legge più regressivo degli ultimi 40 anni almeno per i diritti e le condizioni di vita delle persone straniere, comprese quelle presenti da molto tempo in Francia», si legge invece in un testo firmato da più di 50 organizzazioni umanitarie.
Cile, vecchia Costituzione
Per la seconda volta in due anni i cileni hanno bocciato la riforma della Costituzione, che avrebbe dovuto cambiare quella elaborata durante la dittatura del generale Pinochet. Nel 2022, il 62% degli elettori aveva respinto il primo tentativo di modifica nel senso di una Costituzione più progressista. Il 17 dicembre 2023 più del 55% dell’elettorato ha deciso di bocciare anche il nuovo testo elaborato da politici per la maggioranza del Partito Repubblicano. Così, come più volte annunciato dal presidente Boric, si chiude il processo di modifica della Costituzione che era iniziato dopo le proteste del 2019 per un Paese più equo.
Serbia, ancora Vučić
Il Partito del progresso serbo (Sns) del presidente Aleksandar Vučić, al potere da 11 anni, ha ottenuto la maggioranza in Parlamento durante le elezioni che si sono tenute domenica 17 dicembre. Battendo la coalizione “Serbia contro la violenza”, in cui si erano uniti i principali partiti d’opposizione. «Questa è una vittoria assoluta e mi rende felice», ha commentato Vučić. Ma sembra che la giornata in cui più di 3 milioni di cittadini si sono recati alle urne, per rinnovare sia i 250 seggi del Parlamento sia le amministrazioni locali, sia stata dominata dalle irregolarità: «Ho visto bosniaci portati a votare che non sono mai stati in Serbia», ha detto Slavica Orlovic, docente di Scienze politiche a Belgrado, in un’intervista alla tv N1.
Europa e Asia, morbillo
In un anno sono aumentati del 3.000% i casi di morbillo in Europa e in Asia centrale. A denunciarlo è l’Unicef: tra gennaio e dicembre 2023 sono stati confermati 30.601 casi, rispetto ai 909 del 2022. I dati indicano anche un progressivo peggioramento, visto che il tasso è quasi raddoppiato tra ottobre e novembre 2023. «Non c’è segno più evidente del crollo della copertura vaccinale che un aumento dei casi di morbillo. Che richiede un’attenzione urgente e misure di salute pubblica per proteggere i bambini», ha dichiarato Regina De Dominicis, direttrice regionale dell’Unicef per l’Europa e l’Asia centrale. Il tasso più alto di casi di morbillo è stato rilevato in Kazakistan, con 69 casi per 100 mila abitanti.
Sudan, un altro fronte
Si è aperto un nuovo fronte della guerra civile che da mesi devasta il Sudan: le Rsf, gruppo paramilitare, hanno attaccato la città di Wad Madani, che era rimasta fino a quel momento estranea ai combattimenti. Tanto che molte persone scappate dalle zone di guerra vi avevano trovato rifugio. L’esercito regolare ha risposto all’attacco delle Rsf con bombardamenti aerei. Così, con l’aumento della violenza, in tanti hanno lasciato l’area: circa 14 mila, secondo le Nazioni Unite. Anche lo staff di Emergency è stato evacuato per ragioni di sicurezza, fa sapere l’ong.
Ucraina, soldati cupi
Come svela Associated Press, il malcontento tra i soldati ucraini, prima molto raro ed espresso solo in privato, sta venendo allo scoperto. Con l’avvicinarsi dell’inverno, temono che la Russia sia meglio equipaggiata per affrontare i combattimenti e sono frustrati nel trovarsi di nuovo sulla difensiva in una guerra estenuante. «La ragione per cui i soldati ucraini sono cupi è anche che la strategia dei russi sta migliorando», ha detto Richard Barrons, ex generale dell’esercito britannico, ad Ap.