Probabilmente erano stati presi da uno dei gruppi jihadisti che opera nel Sahel. Sono in buone condizioni di salute: già oggi è previsto il rientro a Roma

Rocco Langone, la moglie Maria Donata Caivano e loro figlio Giovanni sono stati liberati. Erano scomparsi nel 2022 dalla loro casa a Sincina, un villaggio rurale a pochi chilometri dalla città di Koutiala, nel sud est del Mali, vicino al confine con il Burkina Faso, dove vivevano da anni. Verso le 8 di sera del 19 maggio 2022, erano stati rapiti, insieme a un altro cittadino del Togo, da alcuni uomini armati, «probabilmente banditi locali che poi li hanno rivenduti al Jnim, Gruppo di sostegno dell’islam e dei musulmani, una delle due più importanti sigle jihadiste che operano nel Sahel», aveva spiegato a L’Espresso Andrea de Georgio, associate research fellow all’Istituto per gli studi di Politica internazionale:  «Proprio come era successo a padre Maccalli, prelevato in Niger e poi portato nel Nord del Mali. Rilasciato insieme a Nicola Chiacchio, alla cooperante francese Sophie Petronin e al politico maliano Soumaila Cisse, a ottobre 2020».

Africa
Che fine ha fatto la famiglia di italiani rapita in Mali
13-12-2022

Come si capisce dalla nota emessa da Palazzo Chigi, i tre italiani sono stati liberati nella notte tra lunedì e martedì. Sono in buone condizioni di salute nonostante la lunga prigionia e stanno rientrando a Roma dove, all’aeroporto di Ciampino, ad attenderli c’è il ministro degli Esteri Antonio Tajani. «Voglio esprimere le mie più sentite felicitazioni per la liberazione dei nostri tre connazionali sequestrati nel 2022 in Mali», ha dichiarato subito la premier Giorgia Meloni, congratulandosi con l'Aise, l'agenzia informazioni e sicurezza esterna «per lo straordinario lavoro svolto di concerto con il ministero degli Esteri, che ha consentito questo non facile risultato».