Accade all'estero

G7: cessate il fuoco a Gaza e 50 miliardi di dollari per l'Ucraina

di Chiara Sgreccia   14 giugno 2024

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Un prestito proveniente dai beni russi congelati. E poi gli scontri in Argentina per la legge di Milei, Il caldo più caldo di sempre in Europa. Israele nella lista nera dell’Onu, la nuova legge sull’immigrazione in Giappone e l’enorme giacimento di terre rare scoperto in Norvegia. Ecco i fatti della settimana

G7, accordo per l’Ucraina
«C’è un accordo»: i leader del G7 hanno deciso di utilizzare i beni russi congelati per raccogliere 50 miliardi di dollari per l’Ucraina con l’obiettivo di sostenerla nel contrastare l’invasione russa. Durante la conferenza stampa congiunta che si è svolta durante il Summit in Puglia, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha sottolineato che si tratta di un altro promemoria alla Russia: «Non ci arrenderemo». Mosca ha minacciato misure di ritorsione «estremamente dolorose». I soldi non riusciranno ad arrivare prima della fine dell’anno ma è l'accordo è visto come una soluzione a lungo termine, importante per l’economia Ucraina. Sempre durante il vertice del G7 il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e Biden hanno firmato un accordo bilaterale (decennale) tra Ucraina e Stati Uniti, per la sicurezza. Prevede aiuti militari e di addestramento da parte degli Usa a Kiev ma non impegna Washington a inviare truppe a combattere per il suo alleato.


 

Gaza, anche questo accordo per il cessate il fuoco è fermo
«Un accordo sul cessate il fuoco a Gaza non sarà raggiunto a breve, ma non ho perso la speranza», ha detto il presidente degli Usa Biden sempre durante l’incontro dei leader G7 in Puglia. Che, a quanto risulta da una bozza di comunicato visionata da Reuters, appoggiano l’impegno per il cessate il fuoco a Gaza e promuovono la soluzione dei due stati.  L’accordo sul cessate il fuoco in discussione è quello presentato dagli Stati Uniti per Israele, una risoluzione approvato anche dall’Onu il 10 giugno. Secondo una fonte di Hamas la proposta americana non prevede un cessate il fuoco sostenibile, né un ritiro completo di Israele dalla Striscia di Gaza, oltre all'assenza di un calendario sull'interconnessione tra le tre fasi. Mentre i negoziati proseguono, però, l’aggressione su Gaza non si ferma, vanno avanti i bombardamenti su Rafah e altre città lungo la Striscia, continua a salire il numero delle vittime. E sale anche la tensione tra Israele e Hezbollah in Libano.


 

Argentina, violenti scontri per la legge di Milei
«La patria non si vende, la patria si difende»: il 12 giugno di fronte al parlamento di Buenos Aires, in Argentina, ci sono stati violenti scontri tra le forze dell’ordine e i manifestanti in protesta contro la legge bases, discussa (e poi approvata ) proprio nelle stesse ore al Senato (adesso tornerà alla Camera). Secondo i media locali gli scontri sono stati molto accesi e ci sono state decine di feriti: sette persone, tra cui cinque deputati d’opposizione, sono state curate in ospedale dopo aver inalato gas lacrimogeni. Almeno dieci persone sarebbero state arrestate e nove poliziotti rimasti feriti. La legge bases è una serie di riforme vasta, e molto discussa fin dagli inizi, voluta del presidente ultraliberista Javier Milei che tra le altre cose prevede un riforma elettorale, tagli ai sussidi pubblici, privatizzazione delle aziende. E aumento delle pene per chi organizza manifestazioni.


 

Clima, fa più caldo che mai da 12 mesi
Maggio è stato il 12° mese in cui la temperatura media globale ha toccato un valore record rispetto ai precedenti mesi corrispondenti: è stata di 1,52 gradi superiore alla media del periodo 1850-1900. A renderlo noto è stato il C3S, Copernicus Climate Change Service, programma di osservazione dei cambiamenti climatici della Commissione Ue: «È scioccante, ma non sorprendente», ha detto Carlo Buontempo, il direttore di C3S. «Il nostro pianeta sta cercando di dirci qualcosa. Ma sembra che non stiamo ascoltando», ha commentato il segretario generale Onu, António Guterres.


 

Israele, nella lista nera dell’Onu
L’Onu ha messo Israele nella black list dei Paesi e dei gruppi armati che hanno commesso gravi violazioni contro i bambini nelle aree di guerra: oltre all’Idf, anche Hamas e la jihad islamica fanno parte della lista. La decisione ha subito scatenato l’ira della leadership israeliana. Che, nel frattempo, si sfalda: il leader del Partito di unità nazionale e principale oppositore di Benjamin Netanyahu, Benny Gantz, si è dimesso dal Gabinetto di guerra e il suo partito dalla coalizione di governo.


 

Giappone, nuova legge sull’immigrazione
La nuova legge sull’immigrazione in Giappone, entrata in vigore il 10 giugno, rende più semplice l’espulsione dei migranti che chiedono lo status di rifugiato. E che potrebbero essere deportati dopo la seconda domanda respinta. Il nuovo pacchetto di norme preoccupa le organizzazioni per la tutela dei diritti umani per le possibili violazioni, in particolare nei confronti di chi scappa da situazioni di crisi e conflitto. Il Giappone, allo stesso tempo, cerca di attirare più lavoratori stranieri per contrastare il calo demografico.

 

Norvegia, scoperto il più grande giacimento di terre rare
È stato individuato nel Sud-Est della Norvegia, più precisamente nel deposito di Fensfeltet, il più grande giacimento di terre rare d’Europa, secondo le stime elaborate dopo tre anni di trivellazioni e analisi dal gruppo minerario norvegese Ren, in collaborazione con la società di consulenza canadese Wsp. Il giacimento può contenere circa 8,8 milioni di tonnellate di ossidi di terre rare totali, materie preziose per produrre le tecnologie necessarie alla transizione verde e digitale.


 

Usa, nuove strategie nucleari
«In assenza di un cambiamento negli arsenali avversari, nei prossimi anni potremmo raggiungere un punto in cui sarà necessario un aumento rispetto agli attuali numeri dispiegati. Dobbiamo essere preparati», ha detto Pranay Vaddi, funzionario del Consiglio per la Sicurezza nazionale Usa. Così, per contrastare le crescenti minacce da parte di Russia, Cina e altri avversari, gli Stati Uniti potrebbero elaborare una nuova strategia per lo schieramento di armi nucleari.

 

Cina, boom di fast food locali
Un tempo le catene di fast food occidentali dominavano anche la Cina. Nella Repubblica popolare ci sono infatti 10 mila Kfc, settemila Starbucks, seimila McDonald’s. Ma oggi la situazione sta cambiando: come spiega l’Economist, stanno calando le vendite dei fast food internazionali, mentre cresce il numero di chi acquista cibo e bevande da quelli locali. Tra cui Tastien, che riempie gli hamburger con prelibatezze locali come l’anatra alla pechinese. E che ha aperto 1.600 nuovi negozi negli ultimi sei mesi. O Wallace, hamburgeria con più di 20 mila punti vendita.