Casa Bianca
Donald Trump ha giurato e promette di cambiare gli Stati Uniti a forza di ordini esecutivi
Dalle politiche di genere alle deportazioni di migranti, dallo ius soli alla gestione della sicurezza. Ecco le anticipazioni dei possibili ordini esecutivi che il nuovo presidente firmerà subito dopo l'insediamento
Il giuramento di Donald Trump è avvenuto. È lui, ufficialmente, il 47esimo presidente degli Stati Uniti. "Sono stato salvato da Dio per far tornare grande l'America", ha detto, riferendosi all'attentato della scorsa estate in cui è rimasto ferito all'orecchio. "Ora inizia l'età dell'oro". Dopodiché, il tycoon ha iniziato ad anticipare il contenuto di alcuni ordini esecutivi che si appresta a firmare. Contro le politiche ambientali, contro le importazioni dall'estero, contro l'immigrazione illegale. Ma il contenuto dei primi provvedimenti di Trump era stato già anticipato, nella giornata del 20 gennaio, da membri del suo staff e dalla stampa americana.
Cos’è un ordine esecutivo?
Durante la cena di ieri, 19 gennaio, Trump aveva affermato che nelle prime ore del suo secondo mandato avrebbe firmato decine di ordini esecutivi, “quasi cento”, secondo una fonte della Cnn. Alcuni di questi daranno vita a lunghe contese, mentre altri saranno meramente simbolici. In ogni caso, tutti assieme, si tradurranno in una svolta netta rispetto all’amministrazione Biden, che in quattro anni di governo ne ha emessi 155. Ma cos’è un ordine esecutivo? Si tratta di un atto ufficiale del presidente statunitense, che ha forza di legge senza necessitare dell’approvazione del Congresso. Gli ordini esecutivi sono utilizzati, ad esempio, per dirigere le agenzie federali. A ogni modo, questi provvedimenti hanno un limite: possono essere oggetto di revisione da parte dei tribunali, che hanno il potere di dichiararli incostituzionali.
Le anticipazioni
Numerosi sono i settori che, secondo il nuovo presidente, necessitano di essere riformati con urgenza. Al primo posto, Trump stesso annovera il contrasto all’immigrazione. Già durante la campagna elettorale, Trump aveva promesso di impegnarsi per ripristinare il Titolo 42, norma che permette alle guardie di frontiera di rimandare indietro i migranti che oltrepassano il confine statunitense illegalmente. Altri ordini esecutivi interesserebbero la reintroduzione della politica "Resta in Messico", che obbliga i migranti ad aspettare in Messico il verdetto riguardo la loro richiesta di ingresso negli Stati Uniti. Maggiori restrizioni sarebbero previste, poi, per l’acquisizione della cittadinanza. Un possibile passo indietro significativo verrebbe fatto sullo Ius soli (parte del diritto costituzionale sancito dal XIV emendamento), che Trump proporrebbe di abolire: ad oggi, la legge sulla cittadinanza statunitense prevede che chiunque nasca su suolo statunitense ne acquisisca automaticamente la cittadinanza. Infine, il rafforzamento del muro al confine con il Messico, l’abolizione dei re-insediamenti (canale di immigrazione regolare e sicuro), e le deportazioni di massa sarebbero tutti argomento di altri ordini esecutivi in materia di immigrazione.
Il tycoon proporrebbe anche di classificare le gang latine, soprattutto quelle venezuelane, come organizzazioni terroristiche straniere. Gruppi come i Tren de Aragua e gang come la MS-13 californiana saranno etichettati come terroristi internazionali, ha riferito una fonte alla Cnn. In base all'Alien Enemies Act, i membri di queste bande saranno considerati una "forza armata irregolare del governo venezuelano" di natura predatoria. Ancora, negli ultimi anni scuole e aziende di tutto il Paese hanno implementato politiche per sostenere le donne e le minoranze razziali. Queste iniziative, comunemente definite "diversità, equità e inclusione" (Dei), hanno suscitato l'indignazione di molti conservatori. Trump ha promesso di eliminarle, insieme a quella che definisce la “follia transgender”, che interesserebbe la scuola e il settore sanitario, promettendo in particolare di impedire alle donne transgender di competere nelle categorie sportive femminili. Ci si aspetta anche che vengano rivisti gli obblighi vaccinali, regolate le criptovalute, e snellita la burocrazia dell’amministrazione federale. Alcuni, infine, ipotizzano una possibile grazia per i condannati dell'assalto al Campidoglio del 6 gennaio 2021 e un provvedimento "salva TikTok", per revocare l’interdizione prevista dalle decisioni della Corte suprema. La forte presenza repubblicana al Congresso e nei tribunali dovrebbe rappresentare una garanzia per i progetti di Trump, anche di fronte alla resistenza dei gruppi per i diritti civili e dei Democratici.