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13 ottobre, 2025Al-Sisi annuncia per novembre una conferenza per la ricostruzione della Striscia al Cairo. Vertice tra Meloni, leader europei, Erdogan e il presidente egiziano. La presidente del Consiglio: "Si apre una nuova fase". Assente Netanyahu
Dopo la sua visita (lampo) in Israele, Donald Trump è atterrato a Sharm el‑Sheikh per il vertice internazionale sulla pace nella Striscia di Gaza, accolto dal presidente egiziano Abdel Fattah al‑Sisi. Il summit è co‑presieduto dai due leader e riunisce oltre venti capi di Stato e di governo per consolidare la tregua raggiunta nei giorni scorsi e gettare le basi per la ricostruzione dell’enclave palestinese.
Trump, nel suo intervento, ha sottolineato: "È iniziata la fase due dell’accordo per Gaza" e ha aggiunto che "l’Egitto ha svolto un ruolo cruciale con Hamas". Ha definito l’incontro "l’alba storica di un nuovo Medio Oriente", rimarcando l’importanza di tradurre la tregua in un percorso politico stabile.
Tra i leader figurano Emmanuel Macron, Keir Starmer, Recep Tayyip Erdoğan, Mahmoud Abbas e l’emiro del Qatar Tamim Al Thani, oltre al segretario generale dell’Onu António Guterres. Nonostante l’importanza simbolica dell’evento, pesa l’assenza di Benjamin Netanyahu, ufficialmente per motivi religiosi legati a Simchat Torah, ma secondo fonti diplomatiche influenzata anche da pressioni politiche interne e rapporti tesi con altri leader arabi.
Anche la presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni è al vertice con la delegazione italiana. Meloni ha definito la giornata "storica" e ha ricordato i recenti sviluppi: "Gli ostaggi sono stati liberati: un risultato straordinario, frutto della determinazione della diplomazia internazionale e dell’attuazione della prima parte del piano di pace del presidente americano Donald Trump".
Nei suoi interventi, Meloni ha anche indicato la direzione futura dell’Italia nella regione: "Ora si apre una nuova fase: consolidare il cessate il fuoco e dare piena attuazione all’accordo per costruire un futuro di pace e stabilità duratura. L’Italia continuerà a sostenere con convinzione questo percorso, nella consapevolezza che la pace si costruisce con i fatti, non con le parole". A margine, la premier ha incontrato al‑Sisi per discutere le prospettive di collaborazione tra Roma e Il Cairo nei settori economico e politico.
A margine del summit c'è stato un vertice tra Meloni, Starmer, Macron, Merz, al-Sisi, Erdogan, Al Thani e il re di Giorgania Abdullah II.
Tra i temi principali del summit figurano il disarmo di Hamas, la creazione di un’amministrazione tecnocratica per Gaza e il piano di ricostruzione da decine di miliardi di dollari. E, a proposito di quest'ultimo punto, il presidente egiziano al-Sisi ha annunciato per novembre una conferenza al Cairo per "la rapida ripresa a la ricostruzione" di Gaza.
Molti osservatori sottolineano, tuttavia, che senza la presenza diretta di Israele e Hamas, la piena attuazione dell’accordo potrebbe rimanere incerta, lasciando la diplomazia internazionale con la sfida di trasformare le parole in azioni concrete sul terreno.
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