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16 ottobre, 2025Il muro anti-droni confermato fra i punti principali del piano della Commissione europea, con il contributo dell’Ucraina dovrebbe essere operativo entro il 2027
La Commissione europea presenta il piano per lo sviluppo della difesa dell’Unione. L’obiettivo è quello di completare la roadmap di interventi e investimenti entro il 2030, in uno sforzo industriale e di programmazione che guarda soprattutto a est. La premessa del piano è “la militarizzazione dell’economia e della società russe”, testimoniata dalla quota del bilancio di Mosca riservata alla difesa che nel 2025 “supererà il 7% del Pil”.
"Le recenti minacce hanno dimostrato che l'Europa è a rischio. Dobbiamo proteggere ogni cittadino e ogni centimetro quadrato del nostro territorio”, ha dichiarato la presidente della Commissione Ursula Von Der Leyen, aggiungendo che l’Unione “deve rispondere con unità solidarietà e determinazione, con obiettivi condivisi e traguardi concreti nel percorso verso il 2030”.
Il progetto europeo è articolato intorno a quattro iniziative principali descritte come “Paneuropee per loro natura” e già delineate nel paper preliminare presentato prima del summit informale di Copenaghen dello scorso 2 ottobre: il muro anti-droni, l'Eastern Flank Watch, lo scudo aereo europeo e lo scudo spaziale per la difesa.
Nonostante le perplessità francesi riguardo la fattibilità della difesa del confine orientale dai droni russi, la Commissione conferma il progetto che dovrebbe basarsi principalmente sul contributo dell’Ucraina e delle sue conoscenze acquisite nella guerra con Mosca. Secondo le previsioni il muro anti-droni dovrebbe essere operativo entro la fine del 2027.
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