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20 ottobre, 2025Sospesi i finanziamenti e i sussidi al Paese sudamericano. Le parole del presidente degli Stati Uniti arrivano dopo che Petro lo aveva accusato della morte di un pescatore nel mar dei Caraibi (un narcotrafficante, secondo Washington)
Gustavo Petro? "Un leader del narcotraffico illegale che incoraggia fortemente la produzione massiccia di droga, in grandi e piccole piantagioni, in tutta la Colombia”. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump torna ad attaccare il leader colombiano, colpevole - a suo dire - di “non fare nulla” per fermare il traffico di droga nel suo Paese. “Nonostante i pagamenti e i sussidi su larga scala dagli Stati Uniti che non sono altro che una truffa a lungo termine nei confronti dell'America”. “Da oggi, questi pagamenti, o qualsiasi altra forma di pagamento o sussidi, non saranno più effettuati", ha annunciato Trump su Truth, etichettando Petro come “un leader di basso livello e molto impopolare”.
Il presidente colombiano ha subito replicato all’accusa, sostenendo che Trump sia "stato ingannato dai suoi collaboratori e dai suoi consiglieri”. “Consiglio a Trump di studiare bene la Colombia e di determinare dove si trovano i narcotrafficanti e dove si trovano i democratici", ha detto Petro.
L’accusa di Trump arriva dopo che sabato scorso il presidente colombiano ha denunciato i funzionari del governo statunitense di aver commesso un omicidio e di aver violato la sovranità del Paese sudamericano in uno degli attacchi condotti nell'ambito della lotta al narcotraffico nel Mar dei Caraibi, al largo del Venezuela. La vittima, Alejandro Carranza, sarebbe stata un pescatore senza legami con il narcotraffico, ucciso durante un attacco militare statunitense a metà settembre. L’imbarcazione colombiana si trovava alla deriva e aveva un segnale di guasto, “perché aveva un motore sopra di sé”. “Attendiamo spiegazioni dal governo statunitense sull’operazione che ha causato la morte del pescatore”, ha scritto Petro sul suo profilo X.
A bordo dell’Air Force One, Trump ha poi dichiarato ai giornalisti che la Colombia “non ha alcuna capacità di combattere la droga” e che “è una macchina per la produzione di droga” con un presidente “pazzo”. Inoltre, il capo del Pentagono Pete Hegseth ha annunciato l'ultimo attacco degli Stati Uniti contro una nave che presumibilmente trasportava "ingenti quantità di narcotici". Hegseth ha affermato che l'imbarcazione era associata a un gruppo ribelle colombiano, l'Esercito di Liberazione Nazionale (ELN), in conflitto con il governo di Petro, non fornendo, però, alcuna prova a sostegno delle sue affermazioni.
La tensione tra Stati Uniti e Colombia è ora ai massimi livelli, dopo mesi di scontri per gli attacchi statunitensi nei Caraibi, indirizzati soprattutto verso il Venezuela di Nicolas Maduro. Non è chiaro come gli aiuti finanziari saranno sospesi, né quando. Quel che è certo, però, è che si tratta di centinaia di milioni di dollari in fumo per Bogotà, già penalizzata dalla chiusura, da parte dell’amministrazione Trump, di molti programmi Usaid. A questo punto, si aspettano nuove mosse di Trump rispetto alla questione dazi. Attualmente la Colombia paga dazi del 10% sulla maggior parte delle importazioni negli Stati Uniti, il livello di base imposto da Trump a molti paesi.
A differenza del Venezuela, la Colombia è uno storico alleato degli Stati Uniti, da anni il principale beneficiario degli aiuti a stelle e strisce nella regione sudamericana. Secondo i dati di Washington, lo scorso anno la Colombia ha ricevuto circa 230 milioni di dollari, in calo rispetto agli anni precedenti, in cui erano stati superati i 700 milioni. È anche vero, però, che lo scorso anno la coltivazione di coca in Colombia ha raggiunto il massimo storico, secondo quanto dichiarato dall’Onu. Attualmente, la cocaina colombiana rappresenta il 90% di tutta quella venduta ogni anno negli Stati Uniti.
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