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21 ottobre, 2025Il quotidiano Politico rilancia messaggi di ambienti repubblicani che incastrerebbero Paul Ingrassia. Ora rischia la nomina a capo dell’Office of Special Counsel
Paul Ingrassia, il candidato del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per dirigere l’Office of Special Counsel, avrebbe detto a un gruppo di colleghi repubblicani che la festività in onore di Martin Luther King Jr. dovrebbe essere "gettata nel settimo girone dell'inferno", affermando - come rivelano le chat pubblicato da Politico - di avere "una vena nazista". “MLK Jr. era il George Floyd degli anni Sessanta”, avrebbe scritto Ingrassia nel gennaio 2024 in alcuni messaggi scambiati con diversi esponenti e influencer repubblicani.
Le conversazioni, che proverebbero, dunque, le simpatie e frequentazioni di Ingrassia legate ad ambienti suprematisti bianchi, rischiano di far saltare la sua nomina, prevista con un'audizione di conferma al Senato per giovedì, in un momento in cui la sua posizione è già in difficolta a causa di precedenti indagini per molestie sessuali.
L’avvocato e commentatore politico trentenne è il candidato di Trump per l’agenzia federale indipendente che si occupa di proteggere i dipendenti federali da abusi, discriminazioni e ritorsioni, soprattutto nel caso dei whistleblowers, ossia i segnalatori di illeciti all’interno delle agenzie governative. La nomina del presidente dell’agenzia è proposta dal presidente degli Stati Uniti, ma deve essere comunque confermata dal Senato. Tuttavia, visto lo scandalo rilanciato da Politico, oltre che i diversi commenti antisemiti rilasciati in passato da Ingrassia, la nomina non sembra essere più così certa.
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