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30 ottobre, 2025Per il presidente Usa, il vertice con il leader cinese in Corea del Sud è stato "un grande successo". Sul tavolo dazi, terre rare e stabilizzazione dei rapporti bilaterali tra Pechino e Washington
"Ho dato istruzioni al dipartimento della Guerra di iniziare a testare le nostre armi nucleari. Questo processo inizierà immediatamente". L'annuncio di Donald Trump arriva nella notte, tra il 29 e il 30 ottobre, ricordando che "gli Stati Uniti possiedono più armi nucleari di qualsiasi altro Paese". Un obiettivo, ha continuato l'inquilino della Casa Bianca, raggiunto durante il suo primo mandato, insieme a "un completo ammodernamento e rinnovamento delle armi esistenti".
"A causa dell'enorme potere distruttivo, odiavo farlo, ma non avevo scelta! La Russia è seconda e la Cina è terza, a distanza ma sarà come noi entro 5 anni", ha poi dichiarato. "Visti i test di altri Paesi, ho incaricato il dipartimento della Guerra di iniziare a testare le nostre armi nucleari su base paritaria". Pechino, tramite il portavoce del ministero degli Esteri Guo Jiakun, ha esortato a Washington a "rispettare scrupolosamente" le regole (e soprattutto i divieti) globali sui test nucleari: "La Cina spera che gli Usa rispettino seriamente gli obblighi del trattato sulla messa al bando totale dei test nucleari e il loro impegno a vietare i test nucleari, e intraprendano azioni concrete per salvaguardare il sistema globale di disarmo nucleare e non proliferazione e salvaguardare l'equilibrio strategico e la stabilità globali".
Avviso che è arrivato poco prima dell'incontro di Trump con Xi Jinping a Busan, in Corea del Sud, in cui Cina e Stati Uniti hanno raggiunto un accordo su diversi temi economici. Dall'intesa sulle terre rare, che adesso, ha spiegato il presidente Usa, è "completa e si applica a tutto il mondo", alla riduzione dei dazi a Pechino, che scenderanno al 47% rispetto all'attuale 57% (e al 10% sul fentanyl). Fino anche al tema della soia, che la Repubblica popolare cinese inizierà ad acquistare "immediatamente" dagli Usa.
"Su una scala da 1 a 10, l'incontro con Xi è stato 12", ha detto il tycoon, dopo circa due ore faccia a faccia. E questo nonostante il presidente cinese abbia ribadito che i due "non sempre la vedono allo stesso modo". Ma, ha continuato Xi Jinping, "dovrebbero essere partner e amici", anche perché lo sviluppo del Paese asiatico "va di pari passo con la visione di rendere di nuovo grande l'America" dei Maga. Gli elogi verso l'inquilino della Casa Bianca hanno toccato, poi, anche temi internazionali: "Apprezzo il tuo grande contributo al recente cessate il fuoco a Gaza", ha aggiunto il presidente cinese.
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