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17 novembre, 2025Il premier polacco: "Tratta fondamentale per la consegna degli aiuti all'Ucraina. Prenderemo i responsabili". Poi un secondo danneggiamento nei pressi di Puławy
Domenica, 16 novembre, una bomba è esplosa lungo la tratta ferroviaria Varsavia-Lublino. A darne notizia è stato il primo ministro polacco, Donald Tusk, tramite il suo profilo X, dove da subito aveva avanzato l'ipotesi che si sia trattato di un sabotaggio. "Purtroppo, è stato confermato", ha scritto in un aggiornamento successivo. "Sulla tratta Varsavia-Lublino (presso il villaggio di Mika) si è verificato un atto di sabotaggio. L'esplosione di un ordigno ha distrutto i binari ferroviari. Sulla stessa tratta, più vicino a Lublino, sono stati riscontrati altri danni".
Un gesto che Tusk ha definito "senza precedenti, che mira alla sicurezza dello Stato polacco e dei suoi cittadini", spiegando poi che "è una tratta di fondamentale importanza anche per la consegna degli aiuti all'Ucraina". Le indagini, affidate ai servizi di emergenza e alla procura, sono ancora in corso. "Fortunatamente", ha rassicurato, "non c'è stata alcuna tragedia", non ci sono vittime, "ma la questione è molto seria". Anche secondo il ministro dell'Interno, Marcin Kierwinski, non si è trattato di un incidente, ma di un'azione intenzionale.
Stando a quanto riportato dal portale locale Onet.pl, un secondo atto di sabotaggio alle ferrovie si è poi verificato nei pressi di Puławy, dove le linee aeree dell'alimentazione sono state danneggiate da una catena metallica: la polizia locale è stata informata dell'improvviso arresto di un treno da Świnoujście a Rzeszów, con a bordo 475 passeggeri, rimasto a lungo bloccato.
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