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18 novembre, 2025Per l'esplosione utilizzato un C-4 collegato a un cavo di 300 metri. Uno dei due sospettati era già stato condannato in Ucraina
Lunedì un’esplosione ha danneggiato un binario ferroviario polacco sulla linea Varsavia-Lublino, che collega la capitale al confine ucraino, nei pressi del villaggio di Mika. Dalle indagini è emerso come gli autori dell’atto abbiano utilizzato C-4 di tipo militare con un cavo collegato lungo 300 metri. L’ordigno, che non ha causato danni ingenti, è esploso sotto un treno merci, causando lievi danni al carrello di atterraggio.
L’attentato è stato definito dal premier Donald Tusk un "atto di sabotaggio senza precedenti mirato alla sicurezza dello Stato polacco e dei suoi cittadini, forse tra i più gravi dall'inizio dell'invasione su vasta scala dell'Ucraina” in una tratta “di fondamentale importanza anche per la consegna degli aiuti all'Ucraina”.
Tusk aveva promesso di catturare i responsabili dell’incidente che, a suo dire, avrebbe potuto concludersi in tragedia. Oggi, martedì 18 novembre, il premier ha riferito che le autorità avrebbero identificato due sospettati, entrambi ucraini, arrivati in Polonia dalla Bielorussia quest'autunno e che si ritiene abbiano collaborato con i servizi segreti russi. Uno dei sospettati era già stato condannato per sabotaggio in Ucraina.
Intanto, il governo polacco ha deciso di aumentare il livello di minaccia al terzo livello su quattro per quanto riguarda alcune parti dell'infrastruttura ferroviaria del Paese. Il livello di minaccia complessivo rimarrà invariato al secondo livello, secondo quanto riferito da Tusk, che ha ricordato come la Polonia abbia dovuto affrontare negli ultimi anni gravi episodi di sabotaggio, con un totale di 55 persone arrestate.
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