Federica Mogherini, l’ex ministra italiana ed Alta rappresentante Ue fermata ieri - 2 dicembre - nell’ambito dell'inchiesta della polizia federale belga sulla presunta frode sui fondi europei, è stata rilasciata nella notte dopo gli interrogatori. Insieme a lei, rilasciato anche Stefano Sannino e Cesare Zegretti. "Dopo essere stati interrogati dalla polizia giudiziaria federale belga, i tre sono stati formalmente informati delle accuse a loro carico, che riguardano frode e corruzione negli appalti, conflitto di interessi e violazione del segreto professionale. Sono stati rilasciati, in quanto non considerati a rischio di fuga", spiega la Procura europea (Effo) in una nota.

L’inchiesta ruota intorno alle presunte irregolarità nell’appalto per la nuova Accademia diplomatica europea, una scuola d’eccellenza per formare i giovani diplomatici europei. Tra le offerte per il nuovo programma nato nel 2021 ha avuto la meglio il Collegio d’Europa guidato da Mogherini. Gli inquirenti ipotizzano che Sannino, all’epoca segretario generale del Servizio europeo per l’azione esterna, potrebbe aver anticipato al Collegio gli elementi chiave della gara così da favorirla nell’aggiudicazione dell’appalto.

Gli investigatori stanno concentrando l’attenzione sull’acquisto, da parte del Collegio, di un edificio situato in Spanjaardstraat, considerato fondamentale per accogliere gli studenti dell’Accademia. L’immobile, dal valore di 3,2 milioni di euro, sarebbe stato acquistato pochi mesi prima della pubblicazione del bando, in un periodo in cui il Collegio attraversava una fase di difficoltà economiche.

Mogherini, Sannino e Zegretti, spiega ancora la procura europea questa mattina, "sono stati formalmente informati delle accuse a loro carico". E aggiunge: "Tutte le persone sono presunte innocenti fino a prova contraria da parte dei tribunali belgi competenti".