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5 dicembre, 2025La sanzione europea per aver violato gli obblighi di trasparenza previsti dal Digital service act. Si riapre il braccio di ferro con Washington sulla regolazione delle big tech. L'attacco del vicepresidente Usa: "Multa per non aver applicato la censura"
La Commissione europea ha multato X per 120 milioni di euro perché avrebbe violato gli obblighi di trasparenza previsti dal Digital service act. Quella odierna è la prima decisione di non conformità adottata ai sensi del regolamento europeo. Le violazioni includono il design ingannevole della spunta blu, la mancanza di trasparenza dell'archivio pubblicitario e la mancata fornitura di accesso ai dati pubblici per i ricercatori. Ancora in corso l'indagine per sospette violazioni del Dsa legate alla diffusione di contenuti illegali.
Prima ancora che la notizia diventasse pubblica, il caso era diventato subito politico. Perché la regolazione delle big tech tentata dalle istituzioni europee è un ambito di un muscolare braccio di ferro con gli Stati Uniti di Donald Trump. E perché X è di Elon Musk che, nonostante il suo passo indietro dall’amministrazione americana, è uno dei principali volti del mondo Maga che ruota attorno alla nuova America di Donald Trump.
L’affondo contro Bruxelles è arrivato direttamente dal vicepresidente americano, JD Vance. "Girano voci - ha scritto in un tweet - secondo cui la Commissione europea multerà X di centinaia di milioni di dollari per non aver applicato la censura. L'Ue dovrebbe sostenere la libertà di parola invece di attaccare le aziende americane per spazzatura". Messaggio rilanciato sempre su X dallo stesso Musk, accompagnato dal commento: "Apprezzo molto”.
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