Da quando la Russia ha invaso il Paese, sono 6.8 milioni gli ucraini fuggiti all'estero. Ma c’è anche chi, pur restando entro i confini, ha dovuto abbandonare le proprie abitazioni, o perché distrutte o perché finite nei territori occupati

Tre anni di guerra hanno trasformato il volto dell’Ucraina. Eppure, passeggiando per le vie di Kyiv, la capitale quotidianamente minacciata dagli attacchi dei droni e dei missili russi, una cosa è subito evidente: la vita va avanti. Ma a che prezzo? Elizaveta Reva ha diciotto anni e sta correndo a un festival di libri e fumetti fantasy: "La mente umana è una cosa stranissima - racconta - Perché anche in questo momento noi siamo qui, per strada, e siamo in pericolo. Ma ci siamo abituati a questa cosa". La guerra contro la Russia si gioca non solo sui corpi, ma anche nelle menti degli ucraini. Kateryna Ovcharenko racconta che la sua città, Kryvyj Rih nella regione di Dnipropetrovs’k, si è ormai svuotata: "Soffro di depressione da quando è iniziata la guerra. La mia città viene distrutta ogni giorno, quindi ora è difficile viverci: è una città deserta". Secondo i numeri diramati dall’Unhcr, a febbraio 2025, sono 6.8 milioni gli ucraini fuggiti dal Paese. Ma c’è anche chi, pur restando entro i confini, ha dovuto abbandonare le proprie abitazioni, o perché distrutte o perché finite nei territori occupati. Quattro milioni di ucraini sono stati costretti a spostarsi in altre città del Paese, cercando rifugio oppure accettando di vivere senza fissa dimora. "Quando abbiamo aperto l’associazione Bez Doma (Senza casa, ndr), cinque anni fa, davamo da mangiare a 50 persone senza tetto a Kyiv – racconta la volontaria Yulia Kirilyuk – Oggi arriviamo a sfamarne in un solo giorno 500". Sognare il futuro dell’Ucraina è difficile per chi ogni notte si sveglia al suono delle sirene e ogni mattina cerca di riprendere il ritmo della vita quotidiana. Ma farlo è necessario: "Solo noi sappiamo cosa stiamo vivendo, cosa abbiamo perso – spiega Tatiana Krytiuk – E solo quando gli altri avranno davvero provato a capirci potremo avere la pace".