Gli Stati Uniti interferiscono nella politica della Groenlandia con la visita di una delegazione "altamente aggressiva" di alti funzionari dell'amministrazione Trump. L'accusa è arrivata dal primo ministro dell'isola artica, Mute Egede, che non ha gradito l'annuncio dell'ufficio del vicepresidente Usa secondo cui Usha Vance, moglie di J.D. Vance, in settimana si recherà con suo figlio maggiore e una delegazione di Washington in Groenlandia. A darne notizia il New York Times, secondo cui della rappresentanza statunitense farà parte anche Michael Waltz. "Cosa fa il consigliere per la sicurezza nazionale in Groenlandia?" ha detto Egede. "L'unico scopo è dimostrare potere su di noi. La sua semplice presenza in Groenlandia alimenterà senza dubbio la fiducia americana nella missione di Donald Trump e la pressione aumenterà". Secondo una dichiarazione della Casa Bianca, Usha Vance vorrebbe visitare l'isola artica per assistere alla gara nazionale di slitte trainate da cani e "celebrare la cultura e l'unità groenlandese". Per il premier dell'isola, però, l'arrivo della Second Lady e della delegazione americana non può essere considerato "solo come una visita privata". Per Egede, lo sforzo dei groenlandesi di essere diplomatici "rimbalza su Trump e sulla sua amministrazione nella loro missione di possedere e controllare la Groenlandia". Aggiungendo: "Va detto chiaramente che la nostra integrità e democrazia devono essere rispettate senza interferenze straniere".