Una comunicazione anonima arriva alle redazioni dei giornali greci Efsyn e Zougla. C'è una bomba pronta a esplodere davanti alla sede della compagnia ferroviaria Hellenic Train, ad Atene. L'avvertimento è considerato credibile, nei successivi 35, 40 minuti sarebbe avvenuta la deflagrazione. Si attivano le autorità e gli artificieri raggiungono l'area. Il luogo dell'attentato annunciato è molto vicino a una delle arterie stradali più trafficate della capitale. L'ordigno esiste davvero ed è nascosto in uno zaino chiuso con un lucchetto, sistemato su un motorino senza targa. La squadra di specialisti, però, arriva troppo tardi per disinnescare il dispositivo e, alle 19:53 ora italiana, avviene l'esplosione. Non sono segnalati né danni all'edificio né cittadini feriti. La dinamica dell'attacco con una bomba rudimentale appare subito simile a quella dell'attentato del febbraio 2024, avvenuto davanti al ministero del Lavoro greco.
Hellenic Train è da tempo nel mirino di numerose proteste perché ritenuta da parte dell'opinione pubblica responsabile della tragedia di Tempe. Era il mese di febbraio di due anni fa e 57 persone morirono in uno scontro tra un treno passeggeri e un treno merci. Molte di loro erano giovani studenti. L'incidente, da allora, è diventato un caso politico: le opposizioni hanno provato a sfiduciare due volte il governo in Parlamento e il Paese è stato attraversato da numerosi scioperi e proteste. Dal 2017, Hellenic Train è controllata dall'italiana Ferrovie dello Stato, dopo un processo di privatizzazione dell'ex operatore pubblico TrainOse.
