Jabalia, un viaggio tra le macerie di quello che era il campo profughi più grande di Gaza - Il video

Una visione senza filtri dell'impatto umanitario che l'aggressione israeliana ha avuto sulla Striscia

Jabalia, nord di Gaza, maggio 2025. Un luogo che non trova pace, dove gli abitanti hanno perso la dignità due volte. Un tempo era un'area densamente popolata, il più grande campo profughi della Striscia. Ora non è altro che quello che si vede dalle immagini: polvere, macerie, pochi abitanti rimasti. Il video, diffuso dall'Unrwa, mostra senza filtri l'impatto umanitario dell’accanimento israeliano sulla Striscia, che non fa distinzioni tra civili e miliziani.

 

L'ultimo raid a Jabalia c’è stato ieri, 12 maggio, nella scuola Fatima Bint Asad, dove dormivano gli sfollati: 17 persone hanno perso la vita. Venerdì sera, 9 maggio, un magazzino dell'Agenzia dell'Onu che si occupa dei rifugiati palestinesi è stato colpito dagli attacchi di Tel Aviv. Secondo il ministero della Sanità dell'enclave palestinese, il numero dei morti dall'inizio del conflitto è salito a 52.908. Tutto ciò non può essere definito semplicemente “guerra”.

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