La Commissione europea ha lanciato un messaggio chiaro all'Ungheria. "Siamo aperti all'impegno e al dialogo, ma il rispetto dello Stato di diritto non è un optional, è un obbligo fondamentale", ha dichiarato il Commissario europeo per la democrazia, la giustizia, lo Stato di diritto e la tutela dei consumatori Michael McGrath, intervenuto oggi - 27 maggio - al Consiglio Affari Generali a Bruxelles.
L'esecutivo comunitario ha chiesto il ritiro immediato della proposta di legge sulla “trasparenza della vita pubblica”, presentata dal partito di governo magiaro Fidesz, che darebbe al controverso Ufficio per la protezione della sovranità il potere di bloccare i finanziamenti stranieri a Ong, media e altri enti giudicati "minacce" alla sovranità nazionale. La legge segue il modello della norma sugli "agenti stranieri" introdotta in Russia nel 2012 e replicata lo scorso anno in Georgia. "Se la legge verrà adottata", avverte McGrath, "la Commissione è pronta ad agire con tutti gli strumenti a disposizione".
Intanto, si è aperta l’ottava audizione prevista dalla procedura d'infrazione Ue contro l’Ungheria, attivata nel 2018 per gravi violazioni dello Stato di diritto. A preoccupare, oltre alla proposta di legge di stampo putiniano, è il blocco del Budapest Pride, previsto per il 28 giugno. Bruxelles ha mostrato una certa cautela sul tema, limitandosi a ricordare che le autorizzazioni per le manifestazioni sono competenza nazionale. Ma l'attenzione resta alta anche su questo fronte.
La Commissione e diversi Stati membri sono pronti allo scontro se Viktor Orbán continuerà sulla linea dura. Il mese scorso, una missione del Parlamento europeo si è recata in Ungheria per valutare la situazione, mentre 26 eurodeputati hanno chiesto il congelamento totale dei finanziamenti destinati a Budapest. Un'eventualità confermata senza mezzi termini anche dal cancelliere tedesco Friedrich Merz: "Se continuiamo su questa strada, non potremo evitare un conflitto legale con Budapest e Bratislava. Potrebbe essere necessario sospendere i fondi europei".