Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha visitato Sa-Nur, uno dei 22 nuovi insediamenti in Cisgiordania appena approvati dal governo di Benjamin Netanyahu, il numero più alto degli ultimi trent’anni. Il villaggio costruito dai coloni nel nord del West Bank era stato evacuato nel 2005 e ora è di nuovo attivo. Durante il sopralluogo, il ministro ha dichiarato: "Costruiremo lo Stato ebraico israeliano in Cisgiordania. È un momento storico, un messaggio chiaro a Macron e ai suoi amici: potete riconoscere uno Stato palestinese sulla carta, ma quella carta finirà nella spazzatura della storia".
Il riferimento è alle dichiarazioni del presidente francese, che ha definito un "dovere morale" il riconoscimento dello Stato palestinese e ha invitato i Paesi europei a inasprire la loro posizione verso Israele se la crisi umanitaria a Gaza dovesse continuare. "Se l'Occidente abbanda Gaza, rischia di perdere ogni credibilità con il resto del mondo", ha detto durante il forum Shangri-La Dialogue a Singapore. "Macron ha intrapreso una crociata contro lo Stato ebraico", ha risposto in una nota il ministero degli Esteri israeliano. “Non esiste alcun blocco umanitario. Questa è una palese menzogna. Invece di fare pressione sui terroristi jihadisti, Macron vuole ricompensarli con uno Stato palestinese. Non c’è dubbio che la sua festa nazionale sarà il 7 ottobre".