Il ministro della Difesa Katz ha annunciato una "riunione urgente" per affrontare la questione degli attacchi compiuti dai coloni contro soldati e forze dell'ordine nel West Bank

Ora anche l'Idf ha scoperto la violenza dei coloni israeliani in Cisgiordania. Netanyahu: "Attacchi intollerabili"

"Nessuno oserà alzare una mano contro i soldati dell'Idf e i membri delle forze di sicurezza". Il ministro della Difesa israeliano Katz ha convocato una riunione urgente per gestire il crescente fenomeno delle violenze dei coloni in Cisgiordania, che adesso non risparmiano neanche le forze di difesa israeliane. Nella serata di domenica 29 giugno, hanno attaccato una base dell’Idf nella Cisgiordania occupata. Il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich, leader dell’estrema destra e abitualmente vicino al movimento dei coloni, ha condannato l'accaduto: "I criminali sono criminali, ovunque si trovino. La violenza contro i nostri amati soldati e la polizia, così come la distruzione di proprietà, supera una linea rossa". Smotrich ha chiesto alla polizia di indagare e punire i responsabili, pur ribadendo che si tratta di una frangia minoritaria che "non rappresenta la comunità dei coloni".

 

Anche il primo ministro Benyamin Netanyahu ha biasimato pubblicamente gli attacchi, definiti "atti violenti e anarchici". "Nessun Paese civile può tollerare l’incendio di installazioni militari o le aggressioni a personale delle forze di sicurezza da parte dei suoi stessi cittadini", ha dichiarato. Il premier, però, ha voluto distinguere tra gli autori delle violenze e la popolazione generale degli insediamenti nella Cisgiordania occupata: "La comunità dei coloni è un modello, non permetteremo che pochi fanatici la infanghino". La creazione di colonie nel West Bank è considerata dalle Nazioni Unite come un atto illegale secondo il diritto internazionale e uno dei principali ostacoli a una soluzione di pace tra israeliani e palestinesi. Nonostante questo, Tel Aviv ha di recente annunciato 22 nuovi insediamenti. "Non abbiamo preso una terra straniera, ma l'eredità dei nostri padri", ha dichiarato a riguardo Bezalel Smotrich. 

 

Gli attacchi dei coloni e i raid dell'esercito nella Cisgiordania occupata sono per i palestinesi un dramma quotidiano. Secondo un recente rapporto di Amnesty International, dal 21 gennaio al 4 giugno, l’esercito israeliano ha condotto una serie di occupazioni militari nei campi profughi di Jenin, Tulkarem, Nur Shams e nelle aree limitrofe, provocando la morte di almeno 80 persone e lo sfollamento forzato di oltre 40 mila palestinesi.

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