Il presidente degli Stati Uniti ha ribadito l'intenzione di conquistare l'isola artica, con le buone o con le cattive: "Ne abbiamo bisogno per la sicurezza nazionale"

Trump torna a minacciare l'uso della forza per annettere la Groenlandia

L’uso della forza per annettere la Groenlandia? “Non lo escludo”. Donald Trump ha ribadito l’intenzione di ricorrere all’esercito per prendersi, con le buone o con le cattive, l'isola artica che, ormai, è diventata un crocevia strategico in cima ai desideri del presidente degli Stati Uniti. “Abbiamo un disperato bisogno della Groenlandia – ha detto il tycoon in un’intervista a Nbc –. La Groenlandia è composta da una popolazione molto piccola, di cui ci prenderemo cura, la ameremo e tutto il resto. Ma ne abbiamo bisogno per la sicurezza nazionale”.

"Gli Usa non avranno la Groenlandia"

Quella di Trump è solo l’ultima della lunga serie di uscite sull'isola, che ha attirato più di una critica per un piano che, nei fatti, consisterebbe nell’annessione di un territorio autonomo che fa parte di un Paese, la Danimarca, che è anche membro dell’Alleanza atlantica. E che, quindi, in linea teorica potrebbe comportare l’attivazione di quella clausola di autodifesa contenuta nell’articolo 5 del trattato della Nato e che costringerebbe tutti gli altri alleati, Italia compresa, a intervenire in caso di aggressione. Le esternazioni dell’inquilino della Casa Bianca hanno causato le proteste in primis dei diretti interessati: “Il presidente Trump afferma che gli Stati Uniti ‘avranno la Groenlandia’. Voglio essere chiaro: non l’avranno. Non apparteniamo a nessun altro, decidiamo noi il nostro futuro”, ha dichiarato a marzo il primo ministro dell’isola, Jens-Frederik Nielsen, quando il tycoon aveva già accennato alla possibilità di ricorrere all’uso della forza.

 

In questi mesi la Groenlandia, fino a poco tempo fa posto dimenticato dalle cronache giornalistiche, ha conquistato le prime pagine dei giornali. A fine marzo il vicepresidente statunitense, JD Vance, è andato tra le polemiche in visita sull’isola e, dalla base di Pituffik, aveva attaccato la Danimarca: “Il nostro messaggio è molto semplice: non avete fatto un buon lavoro nei confronti del popolo della Groenlandia. Avete investito troppo poco nella popolazione della Groenlandia e troppo poco nell’architettura di sicurezza di questa incredibile e meravigliosa massa continentale”. Dopo quelle esternazioni, la comandante della base militare statunitense in Groenlandia, Susannah Meyers, è stata licenziata per aver criticato le idee del vicepresidente degli Stati Uniti.

Un'isola strategica

La Groenlandia è strategica per una serie di motivi. Perché è un crocevia fondamentale per le rotte marittime globali, a metà strada tra Stati Uniti ed Europa. Ma anche (e soprattutto) perché è una terra ricca di risorse naturali, che potrebbero diventare ancora più accessibili per lo scioglimento dei ghiacciai dovuto al cambiamento climatico. Tra queste, oltre a combustibili fossili, ci sono anche le terre rare, indispensabili per l’industria tecnologica e la transizione ecologica.

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