Israele ha attaccato l'Iran nelle prime ore di venerdì 13 giugno. Sono stati bombardati diversi siti del programma nucleare iraniano, ma anche edifici residenziali. Sono stati uccisi il capo delle Guardie Rivoluzionarie paramilitari dell’Iran Hossein Salami, il capo di Stato maggiore delle forze armate Bagheri, il consigliere politico del leader iraniano Ali Khamenei, Ali Shamkhani, diversi scienziati che lavoravano nel programma nucleare e un numero imprecisato di civili.
In risposta, Teheran ha lanciato circa 100 droni verso il territorio israeliano. Le Idf li stanno intercettando, anche fuori dallo spazio aereo israeliano. Le sirene d’allarme hanno suonato sopra la capitale della Giordania Amman, mentre i droni iraniani erano in rotta per colpire Israele. I media statali giordani hanno riferito che l’aeronautica del Paese sta intercettando missili e droni nel proprio spazio aereo. L’agenzia di stampa statale ha citato un alto ufficiale militare, rimasto anonimo, secondo cui le intercettazioni sono avvenute sulla base di valutazioni che indicavano una probabile caduta all’interno del territorio giordano, anche in aree popolate, rappresentando così una minaccia potenziale per la sicurezza dei civili.
Diverse grandi compagnie aeree internazionali, tra cui Emirates, Etihad, Qatar Airways, Air India e Lufthansa, hanno cancellato, ritardato o deviato i propri voli. Etihad, la compagnia di bandiera degli Emirati Arabi Uniti, ha cancellato i voli da e per Tel Aviv, mentre Emirates ha sospeso i collegamenti con Iraq, Giordania, Libano e Iran. Qatar Airways ha sospeso i voli verso Iran e Iraq. Air India ha dichiarato che diversi voli sono stati deviati o fatti rientrare, mentre Lufthansa ha sospeso i voli diretti in Iran.
Secondo una fonte della sicurezza israeliana citata da Reuters, il Mossad israeliano ha condotto una serie di operazioni segrete in Iran nei giorni che hanno preceduto gli attacchi israeliani di venerdì. Le operazioni avrebbero incluso il posizionamento di armi guidate di precisione in aree isolate nei pressi di sistemi missilistici terra-aria iraniani, l’utilizzo di tecnologie avanzate per neutralizzare le difese aeree dell’Iran e la creazione di una base operativa per droni d’attacco nei dintorni di Teheran.
"Le forze armate sono state incaricate di infliggere severe punizioni agli autori, agli agenti e ai sostenitori di questa aggressione", ha affermato il comandante in capo dell'esercito della Repubblica islamica, Abdolrahim Mousavi.
