La tregua tra Iran e Israele regge. Ed è stata rivendicata da entrambe le parti come un risultato a favore del proprio Paese. Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha parlato di “vittoria storica che durerà per generazioni”. Ma ha anche avvisato Teheran che si “rispetterà il cessate il fuoco finché lo farà l’altra parte”. Intanto, dalle 19 di ieri - orario israeliano -, 24 giugno, l’Idf ha annunciato la fine delle restrizioni per i civili e da oggi, dopo quasi due settimane di chiusura, riaprono le scuole anche se, come riporta Channel 12, sarebbero circa 300 gli istituti scolastici che hanno subito danni negli attacchi missilistici iraniani.
Dall’Iran, in un discorso alla Nazione, il presidente Masud Pezeshkian ha proclamato “la fine della guerra dei 12 giorni imposta” al suo Paese, intestandosi anche lui la "vittoria". Si è anche detto pronto a tornare "al tavolo delle trattative", ma continuando a difendere i "diritti legittimi" per il programma nucleare di Teheran, compreso l’arricchimento dell’uranio.
Ieri la fragile tregua sembrava potesse naufragare a qualche ora dall’inizio, dopo che due missili lanciati dall’Iran - anche se Teheran ha negato ogni responsabilità - sono stati intercettati nel Nord di Israele. A stretto giro, era arrivata la minaccia del ministro della Difesa Israel Katz e alcuni raid (limitati) sulla Repubblica islamica. È stato necessario l’intervento - verbale ma muscolare - di Donald Trump per riportare entrambi i Paesi all’interno dell’accordo raggiunto.
Ma è scontro sui reali effetti dei raid americani sui siti nucleari iraniani. Per la Defence Inteligence Agency, come riportato dalla Cnn, le centrifughe sarebbero rimaste sostanzialmente intatte e i bombardamenti avrebbero solo rallentato di qualche mese - e non messo fuori gioco - il programma nucleare iraniano. Per Trump, invece, sia la Cnn che il New York Times “si sono alleati nel tentativo di sminuire uno degli attacchi militari di maggior successo della storia. I siti nucleari in Iran”, secondo il tycoon, “sono stati completamente distrutti”.