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12 luglio, 2025Il tycoon ha pubblicato sui social la lettera inviata a Bruxelles con cui annuncia i dazi sui prodotti importati dagli Stati Uniti: "Se reagite, ogni contromisura si sommerà a questa soglia". È un valore nettamente più alto rispetto al 10% ipotizzato negli scorsi giorni
Chi credeva che le trattative commerciali tra Unione europea e Stati Uniti fossero a un passo da un accordo non così dannoso per il Vecchio Continente, ora dovrà ricredersi. Donald Trump ha infatti pubblicato sul suo social Truth la lettera con cui ha comunicato a Bruxelles l’introduzione di dazi al 30 per cento dal prossimo primo agosto. "L'Unione Europea consentirà un accesso completo e aperto al mercato degli Stati Uniti, senza che ci vengano addebitate tariffe doganali, nel tentativo di ridurre l'elevato deficit commerciale. Se per qualsiasi motivo decidete di aumentare le vostre tariffe e di reagire, l'importo, qualunque sia l'aumento scelto, verrà aggiunto al 30 per cento che applichiamo”, ha scritto Trump nella sua lettera inviata alla presidente della della Commissione europea, Ursula von der Leyen.
Negli ultimi giorni, l’impressione era che si andasse verso dazi al 10 per cento per l’Ue; una soglia ritenuta accettabile, per quanto dannosa, dai leader e dai negoziatori europei rispetto. Ma ora, con la lettera prima annunciata e poi spedita da Trump, le imposte doganali salgono non solo rispetto all’ipotesi degli scorsi giorni, ma anche rispetto alla soglia individuata lo scorso 2 aprile, quando - in quel che ha ribattezzato “Liberation day” - ipotizzava dazi per il Vecchio Continente al 20 per cento.
"Abbiamo avuto anni per discutere delle nostre relazioni commerciali con l'Unione europea e abbiamo concluso che dobbiamo abbandonare questi deficit commerciali a lungo termine, ampi e persistenti, generati dalle Sue politiche tariffarie e non tariffarie e dalle Sue barriere commerciali. Le nostre relazioni sono state, purtroppo, tutt'altro che reciproche”. "Non vediamo l'ora di collaborare con voi come vostro partner commerciale per molti anni a venire - ha aggiunto il tycoon -. Se desiderate aprire i vostri mercati commerciali, finora chiusi, agli Stati Uniti ed eliminare le vostre politiche tariffarie e non tariffarie e le barriere commerciali, potremmo valutare una modifica a questa lettera. Queste tariffe potrebbero essere modificate, al rialzo o al ribasso, a seconda del nostro rapporto con il vostro Paese".
Per von der Leyen, "l'imposizione di dazi del 30 percento sulle esportazioni dell'Ue sconvolgerebbe le principali catene di approvvigionamento transatlantiche, a scapito delle imprese, dei consumatori e dei pazienti su entrambe le sponde dell'Atlantico", ha dichiarato la presidente della Commissione europea. "Restiamo pronti a continuare a lavorare per raggiungere un accordo entro il primo agosto. Allo stesso tempo, adotteremo tutte le misure necessarie per salvaguardare gli interessi dell'Ue, inclusa l'adozione di contromisure proporzionate, se necessario".
Dopo poco, è arrivata la reazione di Palazzo Chigi: "Confidiamo nella buona volontà di tutti gli attori in campo per arrivare a un accordo equo, che possa rafforzare l'Occidente nel suo complesso, atteso che - particolarmente nello scenario attuale - non avrebbe alcun senso innescare uno scontro commerciale tra le due sponde dell'Atlantico. Ora è fondamentale rimanere focalizzati sui negoziati, evitando polarizzazioni che renderebbero più complesso il raggiungimento di un'intesa", si legge in una nota diffusa dalla presidenza del Consiglio.
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