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19 luglio, 2025Gli attivisti di Mesarvot sui social: "Non prenderemo parte al genocidio"
"Protesta di rifiuto a Tel Aviv. Ci rifiutiamo di tenere un'arma, tu eviteresti di fornirla?". La descrizione del video diffuso dall'attivista Itamar Greenberg spiega perfettamente il sentimento di una parte dei giovani israeliani. Di fronte alla convocazione per il servizio militare arrivato ad alcuni di loro, il movimento Mesarvot, la rete di "refusniks" - i giovani che si oppongono al servizio nelle Forze di Difesa Israeliane (Idf) - che non vuole "servire l'occupazione (del governo di Benjamin Netanyahu a Gaza, ndr)" il 15 luglio ha organizzato delle proteste a Tel Aviv per manifestare la propria contrarietà alla guerra in corso nella Striscia.
Quelli che vengono bruciati alla fine del corteo, spiega l'attivista, sono gli ordini di leva militare recapitati a diversi ragazzi e ragazze che hanno scelto, però, di non rispettarli. "Non prenderemo parte al genocidio. Non presteremo il nostro servizio all'apartheid", scrive ancora l'attivista sul video postato su Instagram. "Resistiamo. Rifiutiamo!".
«La maggior parte degli adolescenti che vedete nel video ha scontato o sconterà alcuni mesi di prigione per aver rifiutato di arruolarsi nell’esercito israeliano. Noi ci rifiutiamo!», si legge in un altro post condiviso su X da Greenberg.
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