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28 luglio, 2025“Possono arrestarmi e licenziarmi ma non starò mai in silenzio, siamo al punto più basso dell’umanità, quello più basso mai raggiunto dal popolo ebraico”
Meir Baruchin è professore di storia ed educazione civica in un liceo di Petah Tikva, vicino a Tel Aviv. Da quando Israele ha iniziato l’attacco massiccio e sconsiderato su Gaza ogni giorno pubblica dei post sulla sua pagina Facebook dove condanna il governo Netanyahu e invita i suoi studenti a riflettere su ciò che Israele sta compiendo nella Striscia e in Cisgiordania.
Prova a dare ai palestinesi un nome e un volto perché la cosa che più lo sconvolge è la completa disumanizzazione di una parte della società israeliana che guarda ai palestinesi come corpi senza anima.
Per il suo dissenso, il professor Baruchin è stato arrestato e trattenuto in isolamento per quattro giorni con l’accusa di aver compromesso l’ordine pubblico e la sicurezza di Israele. Il ministero dell'Istruzione ha anche sospeso la sua licenza impedendogli di insegnare.
Solo successivamente un tribunale lo ha reintegrato ma, da allora, è iniziata l’operazione di delegittimazione. Sono stati organizzati sit-in dove numerosi studenti hanno inveito e sputato contro il professore accusato di essere amico di Hamas.
Baruchin non si arrende “possono arrestarmi e licenziarmi ma non starò mai in silenzio, siamo al punto più basso dell’umanità, quello più basso mai raggiunto dal popolo ebraico”.
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