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29 luglio, 2025Non si fermano le violenze in Cisgiordania: "Era di fronte al centro comunitario del suo villaggio quando un colono ha sparato un proiettile che gli ha trafitto il petto, togliendogli la vita. È così che Israele ci cancella: una vita alla volta". Le sanzioni al colono erano state rimosse da Trump
L’uomo con la pistola in mano è Yinon Levi: colono israeliano, volto noto (non solo in Cisgiordania), sotto sanzioni da parte di Unione europea e Stati Uniti, prima che Donald Trump le cancellasse. A terra, in un bagno di sangue, ci sarà Odeh Hadalin, attivista palestinese che ha contribuito alla realizzazione di “No Other Land”, documentario premiato agli Oscar.
“Un colono israeliano ha appena sparato ai polmoni di Odeh Hadalin, un attivista straordinario che ci ha aiutato a filmare ‘No Other Land’”, ha scritto sui social il regista Oscar Yuval Abraham. L’altro regista del documentario, Basel Adra, ha scritto: “Era di fronte al centro comunitario del suo villaggio quando un colono ha sparato un proiettile che gli ha trafitto il petto, togliendogli la vita. È così che Israele ci cancella: una vita alla volta”.
Hadalin proveniva da Masafer Yatta, una serie di villaggi a Sud di Hebron, dove da anni i palestinesi lottano per rimanere nelle proprie abitazioni dopo che il governo israeliano ha dichiarato la zona area di addestramento militare. E in questa progressiva espulsione dei palestinesi dalla Cisgiordania, Yinon Levi gioca un ruolo non secondario: affitta le ruspe dall’esercito israeliano per distruggere le case palestinesi che sono sotto ordine di demolizione. Sono tre milioni i palestinesi che vivono nella West Bank occupata: dallo scorso 7 ottobre, i morti sono stati oltre mille.
Tra l’altro, l’omicidio di Hadalin è avvenuto nello stesso giorno in cui l’organizzazione israeliana per i diritti umani B’Tselem ha pubblicato un rapporto in cui accusa Israele di “genocidio”. Negli ultimi anni, scrive la Ong, si è verificato un "aumento senza precedenti negli attacchi quotidiani da parte dei coloni, spesso armati e dotati di equipaggiamento militare completo, contro i palestinesi in Cisgiordania. Questi attacchi includono incendi dolosi, furti, invasioni e saccheggi di abitazioni, minacce armate, percosse e altro ancora", ha affermato B'Tselem, e avvengono con il supporto del "governo israeliano e delle forze dell'ordine".
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