Il presidente Usa striglia i membri del proprio partito scettici sul "big beatiful bill": "Il Maga non è contento, e questo vi costerà voti". Seduta fiume (non ancora terminata), con lo speaker Johnson impegnato a convincere i conservatori contrari

Stati Uniti, è stallo alla Camera sulla legge di bilancio. Trump contro i repubblicani ribelli: "Non siate ridicoli"

Doveva essere un passaggio relativamente facile, quello della legge di bilancio statunitense alla Camera dei rappresentanti. Anche se già il via libera del Senato aveva dovuto fare i conti con una maggioranza risicata, con il voto del vicepresidente JD Vance che è risultato essere quello decisivo. Invece, il “Big beautiful bill” - come l’ha ribattezzato Donald Trump - sta incontrando più problemi di quanti previsti, con alcuni deputati repubblicani intenzionati a votare contro. La seduta fiume che si è aperta ieri sera (nella notte tra il 2 e il 3 luglio, in Italia) non è ancora terminata: frenetica l’attività dello speaker della Camera, il repubblicano Mike Johnson, determinato a convincere i più scettici e far approvare il disegno di legge che, secondo il Congressional Budget Office, aumenterebbe il debito pubblico di 3,4 trilioni di dollari entro il 2034.

 

“Questo per i repubblicani dovrebbe essere un voto favorevole facile. Ridicolo!”. In maiuscolo sul suo social Truth, come al solito, Trump - che si attende un via libera entro domani, nel giorno dell’Indipendence Day - si è scagliato contro i “ribelli” del proprio partito. Il “Bbb”, il “big beautiful bill”, contiene “il più ampio taglio delle tasse nella storia per un’economia in espansione invece del più grande aumento delle tasse nella storia per un’economia in fallimento”. Poi un altro avvertimento: “Cosa aspettano i repubblicani, cosa cercate d dimostrare?”. E ancora: “Il Maga non è contento, e questo vi costerà voti!”. Ed è intervenuto anche il potente vice capo dello staff di Trump alla Casa Bianca, Stephen Miller, che ha esortato i repubblicani a "onorare il mandato". "Onora il momento - ha scritto - e stai con Trump. Porta a casa la vittoria".

 

 

Per capire se basterà la “strigliata” di Trump per far cambiare idea ai conservatori più scettici bisognerà aspettare qualche ora (o qualche giorno). Non si è ancora arrivati al voto finale, ma alcuni passaggi preliminari hanno evidenziato la spaccatura all’interno del suo partito. I repubblicani hanno una maggioranza di solo otto seggi, e non possono permettersi più di tre defezioni. Tuttavia, a mezzanotte erano cinque i membri GOP (oltre a tutti i democratici) contrari nel voto procedurale, e altri otto rappresentanti non si sono espressi. Lo speaker Johnson si è detto fiducioso che alla fine la misura riuscirà a passare, ma - questo è certo - non senza difficoltà. Con Trump che, forse per la prima volta dall'inizio del proprio secondo mandato, dovrà fare i conti con una fronda interna anti-Maga.

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