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20 agosto, 2025L'amministrazione statunitense starebbe lavorando per far ospitare il vertice nella capitale ungherese, ma resta probabile l'ipotesi Ginevra. Dopo il no a propri militari sul campo, il presidente Usa apre al "supporto aereo" come garanzia di sicurezza per Kiev
Dopo gli incontri degli scorsi giorni — prima quello di Donald Trump con Vladimir Putin e, poi, quello tra l’inquilino della Casa Bianca, i leader europei e Volodymyr Zelensky — sono in corso i preparativi per il vertice tra il presidente russo e quello ucraino che potrebbe tenersi "entro fine agosto", come scrive Axios. Oltre ai tanti temi sul tavolo dei negoziati che continuano a dividere i due, il primo nodo da sciogliere è il luogo del bilaterale.
Ginevra, Budapest o altrove?
Scartata l’opzione Mosca, avanzata provocatoriamente da Putin e rifiutata senza neanche discuterne da Zelensky, salgono le probabilità che i due possano vedersi o a Ginevra o a Budapest. La capitale svizzera è l’opzione preferita dalla Francia di Emmanuel Macron e da altri Paesi europei tra cui l’Italia; quella ungherese, invece, sarebbe la sede su cui starebbe puntando l’amministrazione statunitense, anche se — questi i timori ucraini — il Paese di Vitkor Orbán è il più ostile a Kiev all’interno dell’Ue. Altre possibilità rimangono Istanbul, Vienna, l’Arabia Saudita o gli Emirati Arabi Uniti.
Le trattative sulle garanzie di sicurezza per Kiev
Dopo il luogo che ospiterà il bilaterale ci sono i temi. E prima dei termini della pace, ci sono quelle condizioni evocate e richieste dai leader europei per far sì che un’ipotetico cessate il fuoco sia duraturo, e che la pace che ne scaturirebbe sia giusta. Tra queste, nelle cancellerie occidentali si lavora per mettere a punto garanzie di sicurezza sufficienti per l’Ucraina. Trump ha ribadito ieri — 19 agosto — che non invierà truppe statunitensi sul terreno, come invece ventilato da Macron e dal premier britannico Keir Starmer. Ma in un’intervista a Fox News il tycoon non ha escluso un “supporto aereo”, anche se resta da capire cosa abbia in mente, se la garanzia di una no-fly zone oppure se gli Usa si impegneranno semplicemente a fornire più difesa aerea: “Loro (gli europei, ndr) sono pronti a mettere truppe sul terreno, noi siamo pronti ad aiutarli con alcune cose, probabilmente dal punto di vista aereo perché nessuno ha le cose che abbiamo noi”.
Trump: "Voglio andare in paradiso"
Per Trump, la pace in Ucraina non è però solo un fatto politico ma anche personale: “Voglio andare in paradiso, se possibile — ha detto Trump nella sua intervista a Fox —. Dicono che non sto andando tanto bene... Se riesco ad andare in paradiso una delle ragioni sarà questa”. E ha annunciato la cancellazione delle vacanze nel suo resort in New Jersey. “È normalmente il periodo in cui il presidente va in vacanza, ma non questo presidente. Si è discusso se volesse lavorare da Bedminster per un paio di settimane, ha deciso di no”, ha detto ieri la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt.
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