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22 agosto, 2025Zelensky rimane fermo sulla sua linea, nessuna concessione a Mosca: “Se parliamo semplicemente di ritirarci da Est, non possiamo farlo"
Vladimir Putin chiede all’Ucraina di rinunciare alla regione del Donbass, a qualsiasi progetto di adesione alla Nato e allo schieramento di truppe occidentali sul suolo ucraino, oltre che rimanere neutrale. Sono queste le richiese del presidente russo riportate da alcune fonti vicine al Cremlino all’agenzia di stampa Reuters. Mosca sarebbe disposta ad interrompere l’offensiva sulle linee del fronte a Zaporizhzhya e Kherson, in cambio del Donbass. Sempre secondo le fonti riportate, la Russia potrebbe anche cedere piccole parti delle regioni ucraine di Kharkiv, Sumy e Dnipropetrovsk sotto il suo controllo, in vista di un possibile accordo di pace. Attualmente la Russia controlla circa l'88% del Donbass e il 73% di Zaporizhia e Kherson.
Il ministero degli Esteri ucraino non ha ancora rilasciato dichiarazioni in merito alle proposte, anche se Zelensky rimane fermo sulla sua linea: nessuna concessione a Mosca. “Se parliamo semplicemente di ritirarci da Est, non possiamo farlo", ha detto ai giornalisti in un comunicato diffuso da Kiev giovedì. "È una questione di sopravvivenza del nostro Paese, che coinvolge le linee difensive più forti". Anche sulla questione Nato, il presidente ucraino non arretra, essendo l’adesione alla Nato stessa un obiettivo sancito dalla costituzione ucraina, oltre che l’ingresso nell’UE. L’importanza strategica del Donbass resta fondamentale per il presidente ucraino, come zona di cuscinetto al confine con la Russia.
Un accordo tra le due parti sembra ancora distante, con Kiev che non cede al compromesso russo. Intanto, l’Alto Rappresentante Ue, Kaja Kallas, ha dichiarato che le concessioni territoriali proposte dalla Russia sono una “trappola in cui Putin vuole farci cadere”. “È chiaro che la Russia non vuole la pace. Tutte le promesse fatte finora da Putin non sono state mantenute” ha aggiunto nel corso di un’intervista rilasciata alla BBC.
L’incontro di Anchorage del 15 agosto non sembra star portando a significativi progressi nel processo di pace, anche se per Putin, e per la sua immagine sul piano internazionale, è stato un successo. Una riabilitazione mediatica e grandi onori ricevuti da Trump.
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