Gideon Sa'ar, nella sua prima visita ufficiale negli Stati Uniti in qualità di ministro degli Esteri di Israele, ha rivolto parole molto dure a diversi governi occidentali, in particolare a quelli di "di sinistra", durante un briefing alla Conferenza dei presidenti delle principali organizzazioni ebraiche americane a New York. A riportarlo è stato Times of Israel, secondo cui Sa'ar avrebbe criticato fortemente gli esecutivi che vogliono "imporre" uno Stato palestinese. Per Israele, ha continuato il titolare degli Affari esteri, questo riconoscimento equivarrebbe a un "suicidio".  

"I governi di sinistra di vari Paesi, tra cui Francia, Gran Bretagna, Canada e Australia, stanno cercando di imporre uno stato palestinese a Israele", ha dichiarato Sa'ar. "Israele non può permetterlo. Per noi sarebbe un atto suicida", ha continuato, puntando il dito contro le capitali occidentali che starebbero cercando "di creare slancio" attraverso i loro piani, annunciati durante l'estate, per riconoscere unilateralmente uno Stato palestinese a settembre.