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28 agosto, 2025Sul fucile del killer le scritte "uccidi Donald Trump" e "morte a Israele"
Uno aveva 10 anni, l'altro appena 8. Erano a tre giorni dall'inizio del nuovo anno accademico, ma non potranno sedere tra i banchi di scuola come gli altri loro compagni. I due bambini sono morti nella sparatoria avvenuta ieri - 28 agosto - nella Unification Church di Minneapolis, negli Stati Uniti. E sono almeno 17 le persone rimaste ferite nell'agguato. Tra questi, altri 14 sono minori (tra i sei e i 15 anni), di cui sette si trovano in gravi condizioni, e tre sono ottantenni. Secondo il capo della polizia di Minneapolis, Brian O'Hara, il killer aveva progettato la strage: prima di aprire il fuoco, aveva bloccato le uscite. I bambini e gli insegnanti erano dentro la chiesa del campus, quando l'attentatore ha sparato attraverso le vetrate.
Secondo la Cnn, l'aggressore sarebbe Robin Westman, un 20enne senza precedenti penali ed ex studente dell'istituto di fronte all'Unification Church, il Cristo Rey High School. Vestito di nero e col fucile in mano, il giovane avrebbe aperto il fuoco per poi suicidarsi dopo una breve fuga. Stando a quanto affermato dal direttore dell'Fbi, Kash Patel, si tratterebbe di "terrorismo domestico e crimine d'odio contro i cattolici".
"Uccidi Donald Trump". "Israele deve morire". Questi i messaggi che le forze dell'ordine hanno trovato scritti sul caricatori delle sue armi. Un "manifesto visto" dell'attentatore, caricato su YouTube più o meno nella stessa ora dell'aggressione e ora rimosso dall'Fbi, potrebbe aiutare le forze dell'ordine a comprendere il movente del gesto.
Diversi i video online di Westman, con allusioni al suicidio, "pensieri e idee estremamente violenti", una lettera di scuse alla famiglia e uno schizzo manoscritto della disposizione interna di una chiesa. In un altro video mostra le scritte "uccidi Donald Trump" e "per i bambini" scarabocchiate su riviste specializzate in armi. Ulteriori filmati, poi, rievocano altre stragi compiute nelle scuole, tra cui quella dell'assassino che il 14 dicembre del 2012 aveva ucciso 20 bambini e sei adulti alla Sandy Hook.
Il movente non è ancora stato chiarito, le indagini sono tuttora in corso.
Il cordoglio arriva anche dalle istituzioni. Il governatore del Minnesota, Tim Walz, ha definito l'accaduto come "un orribile atto di violenza", mentre Donald Trump invoca alla preghiera per le vittime: "Sono stato informato sulla tragica sparatoria di Minneapolis, Minnesota. L'Fbi è intervenuto rapidamente ed è già sul posto. La Casa Bianca continuerà a monitorare questa terribile situazione. Unitevi a me nella preghiera per tutte le persone coinvolte!". "Sono profondamente rattristato", è stato il commento di Papa Leone XIV.
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