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12 settembre, 2025Al vaglio degli alleati, dopo lo sconfinamento dei droni russi in Polonia, ci sarebbe una zona cuscinetto . L'Alleanza atlantica starebbe lavorando a “varie misure per rafforzare il fianco Est”
La Nato sarebbe al lavoro per istituire una zona cuscinetto nei cieli sopra il confine tra Polonia e Ucraina dopo lo sconfinamento dei droni russi in territorio polacco. Una no-fly zone ridotta che consentirebbe di abbattere in tempi rapidi eventuali altri nuovi ordigni o droni che dovessero tentare l’ingresso nello spazio aereo polacco. Il generale Alexus G. Grynkewich, titolare del Comando supremo delle potenze alleate in Europa, starebbe lavorando a “varie misure per rafforzare il fianco Est”, secondo quanto scrive l'Ansa.
Cos’è la no-fly zone
La previsione di una no-fly zone comporterebbe l’interdizione al volo per i velivoli non autorizzati. La protezione dei cieli e del territorio sottostante si concretizza non solo con l’impedimento al sorvolo, ma anche e soprattutto con l’eventuale abbattimento di apparecchi che violino lo spazio protetto. Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha chiesto più volte alla Nato di imporre una no-fly zone sui cieli del proprio paese, incontrando sempre la diffidenza e il rifiuto degli Alleati per il timore che la misura possa essere considerata un atto di guerra da Vladimir Putin. La protezione della Polonia, paese membro dell’Alleanza, è cosa diversa e, come ha affermato il ministero degli Esteri tedesco su X, “la Nato è unita nel difendere il nostro territorio e la nostra sicurezza”.
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