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15 settembre, 2025Il portavoce del Cremlino: “L’Ucraina e gli europei sono i responsabili del ritardo nei negoziati”. La Gran Bretagna convoca l'ambasciatrice russa a Londra per i droni russi sconfinati in Polonia e Romania
Come riportato dalla Tass, la principale agenzia di stampa russa, per Dmitry Peskov “la Nato è di fatto coinvolta” nel conflitto fra Russia ed Ucraina. Il portavoce del Cremlino abbandona la cautela della diplomazia e, senza mezzi termini, parla dell’Alleanza atlantica come di un avversario militare di Mosca: “La Nato è in guerra con la Russia. È ovvio, non occorrono ulteriori prove”.
Le dichiarazioni di Peskov arrivano dopo l’abbattimento di alcuni droni russi nello spazio aereo polacco da parte della contraerea di Varsavia a cui ieri – 14 settembre – si è aggiunta la segnalazione dello sconfinamento in Romania di un altro drone russo. La presa di posizione dei vertici Nato dopo gli episodi della scorsa settimana era stata dura, con il segretario generale Mark Rutte che aveva parlato di “comportamento inaccettabile” e annunciato la missione "Eastern Sentry" mentre il presidente degli Stati Uniti Donald Trump aveva attaccato direttamente Vladimir Putin.
Il portavoce del Cremlino ritorna al linguaggio diplomatico per riferirsi alla possibilità di intavolare una trattativa e torna ad accusare Kiev. “La Russia resta aperta al dialogo ma l’Ucraina sta rallentando artificialmente il processo negoziale” ha commentato Peskov, che ha aggiunto: “Questi incontri devono essere preparati in anticipo, coinvolgendo degli esperti. Gli europei ostacolano la risoluzione pacifica, non vogliono considerare le cause profonde della crisi”.
In attesa di capire se, al di là delle dichiarazioni di parte russa, ci sarà lo spazio per dei colloqui, ulteriori segnali di tensione arrivano proprio dai corpi diplomatici. La ministra degli Esteri inglese, Yvette Cooper, ha convocato l’ambasciatore russo a Londra per chiedere spiegazioni riguardo "la significativa violazione senza precedenti dello spazio aereo polacco e della Nato e la successiva incursione in Romania”. Nella nota diffusa dal Foreign Office si ribadisce “la condanna senza riserve di queste azioni sconsiderate" elogiando allo stesso tempo la risposta collettiva dei paesi dell’Alleanza e la loro determinazione nel ribadire il sostegno a Kiev.
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