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24 settembre, 2025Un collettivo anonimo ha posizionato al National Mall una statua in finto bronzo che ritrae il Presidente Usa e il finanziere mano nella mano. La Casa Bianca: “Una provocazione politica”
Due amici mano nella mano nella mano che esultano e si guardano compiaciuti. I riflessi lucidi del finto bronzo della statua appiattiscono i volumi e nascondono i colori dei completi dei due uomini d’affari ma il sospetto è che la cravatta di uno dei due dovesse essere rossa. Sono Donald Trump e Jeffrey Epstein i soggetti dell’installazione esposta nel National Mall di Washington, in perfetta proiezione con la Rotonda del Campidoglio, che, in molte delle foto circolate online, è perfettamente inquadrata dalla stretta di mano fraterna dei protagonisti.
L’opera, intitolata “Best Friends Forever” da martedì aggiunge provocatoriamente un simbolo nel chilometro più simbolico degli Stati Uniti, che dal Lincoln Memorial allinea l’obelisco a George Washington e il Parlamento. Il collettivo artistico che ha realizzato la statua, ancora anonimo, ha utilizzato schiuma e resina verniciati per simulare le proprietà materiche del bronzo. Le targhe poste sui piedistalli rendono esplicita l’allusione ai rapporti fra il Presidente Usa ed Epstein: “Celebriamo il legame di lunga data fra il presidente Donald J. Trump e il suo “amico stretto” Jeffrey Epstein” si legge nelle incisioni.
Il National Park Service, l’ente che gestisce il National Mall, ha rilasciato un’autorizzazione che permette all’opera di restare in esposizione fino a domenica prossima anche se non si è fatta attendere la reazione della (vicinissima) Casa Bianca che l’ha definita una “provocazione politica” negando qualunque legame di amicizia fra Trump e il finanziere morto suicida nel 2019 nel carcere newyorkese dove stava scontando una pena per pedofilia.
La presunta presenza di Trump negli “Epstein Files”, suggerita da Elon Musk con un post su X durante la sua turbolenta uscita dall’amministrazione Usa e mai confermata, era stata al centro del dibattito politico americano degli scorsi mesi. Per il mondo Maga, Epstein sarebbe stato il vertice di una cupola di potenti e personaggi influenti dediti alla pedofilia fra cui, secondo una vulgata diffusa fra i conservatori Usa, figurerebbero numerosi democratici. La battaglia per rendere pubbliche le liste delle persone implicate nel giro di pedofilia organizzato da Epstein, gli “Epstein Files” per l’appunto, è stato un elemento fondante del movimento Maga. Trump ha più volte assicurato di avere preso le distanze da Epstein molto prima che venissero alla luce le accuse di stupro di minorenni nei suoi confronti.
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