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4 settembre, 2025È il primo membro della Commissione a usare quest'etichetta per descrivere quanto sta accadendo nella Striscia. E condanna l'incapacità di Bruxelles "nel parlare con una sola voce"
Lo scorso 7 agosto aveva definito quella a Gaza una “situazione molto vicina al genocidio”, invitando l’Ue a non “rimanere paralizzata”. Ora la vicepresidente spagnola della Commissione europea, Teresa Ribera, non usa mezzi termini. “Il genocidio a Gaza mette in luce il fallimento dell'Europa nell'agire e nel parlare con una sola voce, nonostante le proteste si diffondano nelle città europee e 14 membri del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite abbiano chiesto un cessate il fuoco immediato”, ha detto nella sua lezione inaugurale della Scuola di Affari internazionali di Science Po a Parigi.
Ribera è il primo membro della Commissione europea a parlare esplicitamente di “genocidio”. Negli scorsi giorni, era stata l’Associazione internazionale degli studiosi del genocidio (Iags) — che riunisce i massimi esperti del tema —a definire con quest’etichetta pregna di significato ciò che sta accadendo a Gaza, oltre a esortare il governo Netanyahu di interrompere il prima possibile le operazioni, i crimini di guerra e contro l’umanità che Israele sta compiendo nella Striscia.
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